Impegno per l’ambiente, per i diritti umani, per chi si batte in nome di un ideale. SiciliAmbiente Film Festival ogni anno propone una vetrina aggiornata di film, documentari e cortometraggi che raccontano le ferite che – in maniera diversa – si infliggono al pianeta e ai suoi abitanti.
Il festival nato undici edizioni fa nel Trapanese, a San Vito Lo Capo, è diventato un appuntamento fisso a cui accorrono i rappresentanti di organismi impegnati nel sostegno a chi non ce la fa. Come Amnesty International e Greenpeace che anche quest’anno hanno voluto partecipare alle prime due serate di apertura.
IL PROGRAMMA DI LUNEDì 15 LUGLIO.
Lunedì 15 luglio la serata vedrà protagonista Greenpeace: alle 21,50 sarà presentato “Il santuario” a cura del giornalista Nicola Veschi (23’), mediometraggio prodotto daSky Italia, 2019. Sarà presente Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace Italia.
La serata si apre alle 20 con la presentazione del libro “Mani Crude” di Davide Ficarra (Navarra ed.); le proiezioni inizieranno alle 21,15 con il primo corto in concorso, “Plastic River” di Manuel Camia (14’), sull’impegno annuale di un ragazzo milanese, che a bordo del suo kayak risale i laghi e fiumi lombardi ripulendoli dai sempre più frequenti rifiuti di plastica;seguiranno nel corso della serata, “Plastica” di Dario Ciulla (8’35’) “The sacred place where life begins” di Jeremy Là Zelle, Kristin Gates (24’45”), a cui si aggiungono due mini-corti d’animazione, ovvero il danese “Floreana” di Lou Morton (4’); e l’inglese “2053” di Bruna Martini (1’).
Alle 21,30 si proietta il primo capitolo di “Spago”, progetto autoprodotto del fotografo Alessandro Sartori e della grafica Roberta Paolucci, in giro per il mondo per raccontare persone straordinarie che vivono felici in giro per il mondo: il primo è Carlo Figà Talamanca, ingegnere gestionale di 36 anni che ha rilevato con i suoi risparmi un'azienda che produce carbonella ecologica a Phnom Phnen in Cambogia. Alle 22,30 prima proiezione siciliana di “Chaco” di Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini, che ha vinto il Festival dei Popoli 2018: l’apparente difesa impossibile di un «angolo» della foresta del Paraguay in nome di un cinema che sia strumento di una militanza attiva; sulla spiaggia, alle 22,10, tocca a “Who Made you”, documentario finlandese sull'intelligenza artificiale, in prima italiana.