Un 47enne di Petrosino, Pasquale Salvatore Pantaleo, è stato condannato dal giudice monocratico Matteo Giacalone a quattro mesi e mezzo di carcere (pena sospesa a condizione che paghi il risarcimento danni alla parte civile) per avere tentato di accoltellare la moglie alla schiena. Non riuscendo nel suo intento sol perché un altro uomo, Salvatore Asaro, gli afferrò il polso e lo disarmò.
Pantaleo è stato, inoltre, condannato al pagamento di un risarcimento danni (2 mila euro) in favore della moglie, Anna Lo Voi, che nel processo si è costituita parte civile con l’assistenza legale dell’avvocato Antonino Zichittella.
Il giudice ha subordinato la sospensione condizionale della pena detentiva al pagamento del risarcimento danni. Pantaleo, difeso dall’avvocato trapanese Katiuscia Strade, è stato, poi, condannato anche a pagare allo Stato le spese di costituzione di parte civile della moglie: 1300 euro. Il fatto contestato al 47enne petrosileno è datato 7 aprile 2015 e accadde a Mazara. Nell’atto d’accusa a firma del sostituto procuratore Niccolò Volpe si legge che Pantaleo si scagliò contro la moglie “con gesto repentino”, dicendo: “Ti ammazzo, ti ammazzo”. Per questo, è scattata anche l’accusa di minacce. Non riuscì ad accoltellare la donna solo “per il pronto intervento di Asaro Salvatore, che gli afferrava il polso e lo disarmava”.