Francesco Foggia, l'ex consigliere comunale di Mazara, si è visto chiudere in faccia la porta della Lega dal commissario regionale Candiani e da quello provinciale Giglio. Adesso Foggia risponde ai due esponenti leghisti dicendo prima che non ambisce ad entrare nella Lega, poi li accusa di gettare fango su di lui. Ecco la nota.
Per rispondere alle ripetute provocazioni mosse dal commissario della Lega Sicilia Candiani, concertate con il commissario provinciale di Trapani, Giglio, preciso che il sottoscritto Francesco Foggia, ispirato dai valori dell’azione sociale, orgogliosamente intessuta di anima popolare, e avendo a cuore la vita politica della propria città, Mazara del vallo, non avrebbe mai ambito al tesseramento al partito della Lega, se così nella nostra provincia, può identificarsi, viste le diverse anime di pensiero che la compongono. I miei punti interrogativi - mi rivolgo al signor Gelarda - sono soltanto costituiti dalle tante domande poste nel prosieguo degli anni del mio trascorso politico da semplice consigliere comunale e all’opposizione, dai cittadini mazaresi, alle quali ho sempre cercato di dare una risposta congrua, concreta e funzionale attraverso un lavoro continuo e solerte, di buone alleanze. Mi chiedo invece quanti punti interrogativi ha da risolvere la Lega che si estendono a macchia di leopardo su tutto il territorio nazionale con gli intrighi di partito che ne sono derivati … e vogliamo parlare della lega nella provincia di Trapani!!!. Per voi dunque è così preponderante la persona Foggia rispetto alle tante problematiche che avete in atto per essere credibili e per uscire dignitosi dal recente flop delle politiche europee, almeno quelle che interessavano il dottore Gelarda vostro beniamino e che si compiace sul suo profilo facebook di puntare il dito nei miei riguardi.
Foggia con la Forza dei fatti è stato estromesso, gioco forza alquanto sporco dalle politiche amministrative; ha optato per sostenere in provincia di Trapani l’avvocato Annalisa Tardino, giovane forza di una realtà politica aperta al nuovo, temprata dal coraggio, dalla voglia di fare e dalla vivacità di pensiero. Il nostro sostegno in provincia di Trapani le ha permesso di essere acclamata e riconosciuta e anche votata. Oggi il dialogo con la Tardino è aperto potendo il nostro territorio recuperare uno spazio di attenzione sulla scena politica ad ampio respiro sia per l’economia marinara, sia per il ripristino delle risorse che fanno vanto ai comuni della provincia di Trapani e che sono state depauperate dalla politica regionale. Ma non per questo sono alla ricerca di un riconoscimento di potere, non avrei voluto certo trovarlo dentro la Lega e con certi personaggi, dai quali voglio ribadire, mi sono volutamente tenuto lontano. Per voi signori Candiani, Giglio, Gelarda non sono la concorrenza, né tantomeno mi può preoccupare il vostro tentativo di gettare fango sulla mia persona, perché io possa perdere in termini di fiducia e di credibilità. Sono una persona pulita e riconosciuta non certo da coloro che avendo interessi di riuscita politica fanno fuori quello che temono un avversario scomodo! Si rasenta la ridicolaggine.
Certo confondere la propria debacle europea con una provocazione inutile, vacua e insulsa nei riguardi di Foggia che non è né un vostro militante, né un vostro concorrente, mi pare una cosa di bassa levatura politica e rammentando già i giochi strategici di Randazzo e oggi i vostri, rivolgo a voi la seguente domanda: quanto può tornare utile alla risoluzione delle vostre problematiche di partito parlare male di Foggia? Lo temete così tanto? Trovo veramente insensate e fuori luogo le vostre dichiarazioni (vedi comunicato stampa e profilo facebook) che intendono diffamare la mia persona e se mi trovo ad interloquire con i mittenti di tanta miseria di pensiero è solo per tranquillizzare tutti i miei elettori, amici e conoscenti, che Foggia e la Forza dei fatti rimangono molto distanti da voi.