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13/09/2019 22:10:00

Spese "pazze" all'Ars. Giulia Adamo: "Ho agito in buona fede, chiederò l'assoluzione"

 "Finalmente siamo giunti alle battute finali di un annoso processo (si procede per fatti che vanno dal 2008 ai primi del 2012). L’iniziale accusa è stata nel tempo ridimensionata, anche con l’intervento della Corte di Cassazione che ha sancito che in Sicilia all’epoca non vi era alcun obbligo di rendicontare le spese dei Gruppi". E' quanto dichiara Giulia Adamo, ex deputato regionale ed ex sindaco di Marsala in merito alla richiesta di condanna a 3 anni e 10 mesi per la vicenda delle "spese pazze" all'Ars. 

"Il P.M. ha richiesto la mia condanna per poco più di € 10.000,00, spesi nell’arco di cinque anni. La mia difesa (avv. Luigi Cassata) ha invece, documentalmente dimostrato che nello stesso periodo io avrei potuto legittimamente disporre di € 141.743,71 a titolo di indennità di presidente del gruppo. Tali somme - continua Adamo - non sono state da me utilizzate. Ancora oggi non capisco di cosa mi si accusa: avrei speso poco più di € 10.000,00 quando avrei avuto diritto a più di € 140.000,00. Io ho agito in totale buona fede senza infrangere alcuna norma. Rispetto il ruolo del Pubblico ministero il quale, avendo il compito di sostenere l’accusa in giudizio, ha richiesto la mia condanna. Alla prossima udienza - conclude l'ex deputato regionale - il mio difensore chiederà la mia assoluzione con formula piena ed io, con la massima serenità, confido nel giudizio assolutorio del Tribunale".