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28/10/2019 16:18:00

Sicilia, scoperta casa degli orrori: coniugi tenevano disabile incatenato

 Due persone sono state arrestate a Naro, in provincia di Agrigento, per aver segregato in catene un ragazzo disabile. Si tratta dei due tutori, che sono due coniugi, del giovane, affetto da problemi psichici. L'inchiesta, condotta dai carabinieri, è stata coordinata dal procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio e dalla sostituta Gloria Andreoli.

Catena al piede - Gli investigatori hanno installato delle telecamere e, grazie a pedinamenti e intercettazioni, hanno ricostruito le giornate di orrore vissute dal disabile psichico, tenuto legato con una catena al piede. Per i due tutori l'accusa è di maltrattamenti e sequestro di persona.

 

Il sindaco di Naro: "Una vergogna che ferisce la nostra comunità" - Maria Grazia Brandara, sindaco di Naro, ha commentato l'accaduto: "Ho appena appreso la notizia dell'arresto di due coniugi accusati di avere tenuto incatenato un giovane disabile. Una vergogna che ferisce la nostra comunità e sono certa di parlare a nome di tutti i miei concittadini. Sono comportamenti inqualificabili, esecrabili e meschini".

La casa degli orrori, a pochi passi dal bellissimo Duomo di Naro, è stata scoperta dai carabinieri della locale stazione agli ordini del maresciallo Marco Gelardi, coordinati dalla Compagnia di Licata guidata dal capitano Francesco Lucarelli, che nel primo pomeriggio di sabato hanno arrestato Angelo e Andreina Vinci, tutori nonché zii del disabile trentaduenne, con le accuse di maltrattamenti e sequestro di persona. Il ragazzo era finito sotto la tutela dei due zii dopo che alla madre avevano diagnosticato la stessa patologia del figlio.