Il centrodestra a Marsala si è compattato, unione di intenti per le amministrative del 2020.
Marciano insieme Lega, Fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima, lo comunicano in una nota stampa i tre coordinatori comunali dei rispettivi partiti: Mauro Plescia per la Lega, Massimo Domingo per Fratelli d’Italia e Renato Curcio per Diventerà Bellissima. A dimostrazione del raggiunto accordo la sigla ad un documento: “Un centrodestra esiste solo se esiste una visione della città di Marsala che sia, appunto, di centrodestra e che metta al primo posto la competenza e la capacità amministrativa”.
Ci sono già dei punti fermi del programma, dalle infrastrutture al decoro urbano, dalla ricostituzione dei consigli di quartiere al rilancio delle periferie e dei quartieri più poveri, ma trova spazio anche il rafforzamento e la razionalizzazione dei servizi pubblici.
Tuttavia non c’è ancora il nome del candidato sindaco che possa portare avanti il programma della coalizione, una cosa è certa, dicono in coro i coordinatori: “ sarà la persona che meglio potrà garantire la realizzazione di un programma credibile per Marsala, un documento sul quale Lega, Fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima stanno già lavorando e che sarà messo a punto nelle prossime settimane”.
La coalizione ha gettato le basi di nuovi e prossimi incontri, si tratta di una coalizione non chiusa, che guarda alle forze politiche che delimitano il perimetro del centrodestra nazionale e regionale, ed ai movimenti civici che intendono partecipare attivamente alla rinascita di Marsala. Su una cosa non transigeranno e cioè il porto pubblico, anzi, cercheranno di meglio appurare come mai quel progetto è completamente sparito mettendo la città e gli operatori del settore in ginocchio.
Non è stata citata in questa coalizione Forza Italia, e il coordinatore provinciale, Toni Scilla, si è affrettato a chiarire che anche gli azzurri fanno parte di questo progetto. Una coalizione molto larga che potrebbe rafforzarsi ancora di più.
Intanto indiscrezioni indicano la lista di Fratelli d’Italia come una delle più forti, candidati vi sarebbero Pino Ferrandelli in tandem con Rosanna Genna, non si esclude la presenza nella stessa lista di altri due consiglieri uscenti, Ivan Gerardi e Giusy Piccione.
Una lista molto forte. Se lo scenario dovesse essere confermato il centrodestra così compatto con un candidato sindaco “professionista” potrebbe non avere rivali.
Nicola Fici resterebbe con Massimo Grillo e Giovanni Sinacori, abbracciando il Partito Democratico.
La candidatura poi di Alberto Di Girolamo, sindaco uscente, di certo toglierebbe dei voti a Fici, entrambi risulterebbero sconfitti.
Cosa farà l’UDC? Un ruolo attivo anche qui svolgerà il governo regionale, Mimmo Turano è in giunta, certamente ha sposato convintamente il progetto del centrodestra, seppure lontani dagli schemi contro immigrazione e il sovranismo, non potranno accodarsi al Pd.
Dal canto suo Eleonora Lo Curto, capogruppo all’ARS per l’UDC, ha chiarito di non avere mai chiesto alla Lega e a FdI di lasciare il proprio simbolo: “ Desidero puntualizzare e chiarire che sebbene io non apprezzi né sovranismi né politiche antiimmigratorie che connotano i partiti della Meloni e di Salvini, non posso e non voglio disconoscere che l’UDC è alleato e governa con il centro destra, insieme al presidente Musumeci che sta lottando con determinazione e fermezza per fare uscire la Sicilia dalla palude che in ultimo anche la sinistra ha determinato”.