Egregio Direttore,
con la presente nota, che Le chiedo di pubblicare, intendo fare delle precisazioni sulle mie scelte politiche e su quanto da me dichiarato riguardo alcune questioni politiche locali.
In particolare, con riferimento all'intervista dei tre esponenti della nuova coalizione di destra sorta gli scorsi giorni in vista delle prossime elezioni amministrative del 2020, pubblicata su TP24 lo scorso 18 novembre, desidero replicare alle asserzioni che mi riguardano.
Capisco, e la cosa mi dispiace, che la mia decisione di non sottoscrivere la petizione sul porto pubblico è stata negativamente interpretata dai rappresentanti locali dei movimenti di destra, che in ogni intervista, articolo o dichiarazione non perdono occasione per sottolineare e lamentare la mancata mia adesione a tale petizione.
Come già chiarito, ho ritenuto non opportuno prendere parte ad un'iniziativa che è stata presentata sotto uno specifico simbolo politico solo perché penso che il progetto del porto pubblico debba interessare l'intera compagine politica locale e non soltanto un orientamento (su questo peraltro pare che si trovi d'accordo con me anche lo stesso Renato Curcio, così come si legge nella suddetta intervista su TP24).
La questione del porto pubblico non dovrebbe essere presentata come "cavallo di battaglia" di un partito o di una coalizione e, soprattutto, non dovrebbe essere strumentalizzata ai fini elettorali per affrontare la prossima campagna elettorale comunale.
Ribadisco, pertanto, che sollevare adesso la questione ed impiegarla per “contrastare” gli avversari politici appare una mossa poco seria.
Sono convinto che il progetto del porto pubblico è un tema importante che va discusso e concretizzato. Non deve solo essere una questione di spot elettorale perché riguarda diversi punti di interesse per la città; la realizzazione del progetto consentirebbe, infatti, di risanare tutta l’area portuale che oggi versa in uno stato di degrado ed è divenuta quasi totalmente inaccessibile.
Pertanto, se si ritiene che il progetto sia di primaria importanza per la città, che si parli del modo in cui potrà essere realizzato piuttosto che concentrarsi solo su “chi” firma o non firma le petizioni.
In questo momento si deve focalizzare l'attenzione sulle esigenze della nostra città e dei cittadini, si deve lavorare e collaborare per portare avanti progetti di sviluppo che consentano di valorizzare tutte le qualità e le ricchezze che vanta Marsala.
Penso che si debba procedere senza personalismi, portando avanti un'idea di condivisione e partecipazione propositiva per lo sviluppo della città.
A mio avviso non è più tempo di "lotte" e contrasti esclusivamente politici ma è tempo di discussioni costruttive e collaborazione proficua. Ciascuno certamente deve attenersi alla propria ideologia, alla propria derivazione politica e ai propri orientamenti, ma si deve anche essere pronti al dialogo e disponibili all'apertura verso fronti diversi.
In ultimo, concludo con una breve puntualizzazione.
Non sono solito avanzare giudizi sulle scelte politiche altrui e neppure in questa sede intendo parlare della storia politica di taluni esponenti che, certamente, non possono definirsi lineari e coerenti nel percorso politico seguito.
Tuttavia, visto che sono state avanzate allusioni sulla mia aspirazione di "verginità" politica, voglio ribadire che la mia scelta di avviare in questa sede un percorso civico piuttosto che partitico deriva dall'idea che al centro di ogni discussione, argomentazione e progettualità deve essere posizionata la città di Marsala piuttosto che l'orientamento politico dettato dalle dirigenze dei partiti. Non si sta parlando di elezioni politiche di governo, né si sta discutendo di riforme di legge che, ovviamente, risentono maggiormente degli orientamenti ideologici dei partiti.
Penso che sia giunto a termine il tempo in cui le dirigenze partitiche, spesso rappresentate da portavoce estranei al contesto marsalese, debbano decidere le sorti della nostra città.
E' il momento di dare a Marsala il lustro che merita!
Distinti saluti
Nicola Fici