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28/11/2019 06:00:00

Marsala 2020, Massimo Grillo: “Sostengo Fici, ma deve mollare una parte del Pd”

Massimo Grillo, è un po' più chiaro il quadro della coalizione su cui intende lavorare per le elezioni amministrative di Marsala?

 

Si, è più chiaro, i nodi sono venuti al pettine.

 

Siamo prossimi a battagliare per la prossima campagna elettorale? Lei ha affermato che bisogna essere discontinui non solo a questa amministrazione ma al Partito Democratico. Ce lo spiega?

Certo, noi abbiamo sostenuto Nicola Fici e invitato a portare avanti una serie di interlocuzioni ma non può portare con se tutta una parte di Pd che ha sostenuto il sindaco fino a qualche settimana fa, la discontinuità deve essere rispetto al Pd marsalese che è il principale autore del disastro di questa città. Non ci dimentichiamo che ha promosso la candidatura di Alberto Di Girolamo, sostenendo che era un personaggio innocuo senza alterare gli equilibri provinciali, non insidiava le posizioni dei parlamentari, poi dopo qualche anno si sono tirati indietro.

 

Sabato vi siete incontrati in un bar?

 

Si, prima mi sono visto con Renzo Carini, poi mi sono visto con Fici e Flavio Coppola, Sinacori e altri ancora. Si tratta di un incontro casuale, ci siamo poi incontrati ufficialmente qualche giorno fa e ho detto la mia: o il tavolo dei moderati riesce entro qualche giorno ad indicare un nome e un percorso oltre all’impegno programmatico e morale ovvero abbiamo fallito. Il rischio è che da qui a breve ci si allineerà a destra e sinistra, io sono l’unico davvero libero che non ha referenti regionali e nazionali. Ci sono aspetti che devono essere chiariti, uno dei quali lo deve chiarire Nicola Fici relativamente al suo partito, se essere o meno discontinuo al Pd. Se non si dovesse chiarire da questo tavolo dovrà venire fuori una proposta aperta a tutti.

 

Cosa significa essere discontinuo al Pd? Magari non si porta dietro il carrozzone del simbolo del partito ma si porta dietro tutti quelli che sono e rappresentano il Pd che magari si camuffano dietro una candidatura civica.

 

E’ proprio questo il problema. Molti di quelli che hanno promosso e sostenuto la candidatura di Alberto Di Girolamo farebbero bene oggi a starsi un po' in disparte. Quindi non continuità di classe dirigente o ex classe dirigente, io una parte di loro li apprezzo e vanno coinvo.

 

C’è stato un momento in cui Fici ha fatto dei passi avanti, ha incontrato tutti in maniera trasversale. Come si fa a farlo rientrare?

 

Nicola Fici non ha sbagliato in prima persona, le difficoltà sono state create dai suoi amici del Pd che si sono svegliati adesso e sono contro l’amministrazione. C’è stata ampia e reale collaborazione con Fici ma adesso deve fare chiarezza, io non posso mettermi tra le braccia del Pd camuffato.

 

Se Fici aprirà al Pd e a tanti altri, seguendo un po' il modello Tranchida, come farà dopo a mettere tutti d’accordo avendo anime diverse?

 

Il lavoro fatto fino adesso, infatti, è servito molto. Ci siamo resi conto se mettiamo i contorni alle nostre regole, sono venuti fuori i nodi ma molte cose si possono superare.

 

Nel vostro tavolo c’è Paolo Ruggieri che, in qualità di dirigente regionale di Diventerà Bellissima, viene richiamato a casa, cioè dentro la coalizione di centrodestra senza, ovviamente, poter sedere con il Pd. Che succederà?

 

Bisogna riconoscere che Ruggieri ha sempre detto di poter andare anche con la sua lista civica, ProgettiAMO Marsala, a condizione che non ci fosse una ingerenza forte di centro sinistra. Oggi c’è Forza Italia che ha deciso di fare una alleanza con Fratelli d’Italia e Lega, noi moderati possiamo avere un’anima civica che si apre a tutti tranne a chi in questa città ha creato danni. Quindi, possiamo aprire anche a forze di centrodestra che presenti i simboli purchè prevalga l’anima civica trainata dall’anima moderata.

 

Vi aprireste a Lega e Fratelli d’Italia?

 

Ciascuno di noi ha delle riserve, non ho dei pregiudizi. Se la coalizione ha un socio di maggioranza che sono i moderati e mettiamo regole chiare allora ci possiamo essere.

 

C’è il programma?

 

C’è il mio del 2015, progetti tutti certificati da professionisti. Ci siamo confrontati poi su altri aspetti e siamo a buon punto.

 

Domenica ci sono state le sardine a Marsala. Che ne pensa?

 

Io non c’ero ma non perché non apprezzo, la politica deve abbassare i toni ma se la manifestazione diventa strumento di lotta politica allora dobbiamo riflettere.