Un altro durissimo colpo alla speranza di rilanciare l'aeroporto di Birgi è stato sferrato dal governo Musumeci. La Regione, in crisi finanziaria messa in luce dai rilievi della Corte dei conti, ha infatti deciso di dimezzare i fondi destinati agli investimenti in favore del nostro aeroporto, togliendo 4,6 milioni di euro.
Una decisione che ha sorpreso lo stesso Ombra, amministratore della società di gestione aeroportuale, che sta tentando negli ultimi mesi di rimettere in piedi lo scalo con un programma di rilancio che dovrebbe coinvolgere oltre alla partecipazione della regione, anche l’intervento dei comuni e dei privati.
Non solo, i tagli decisi da Musumeci, per raccogliere le centinaia di milioni di euro necessari al bilancio regionale, colpiranno anche altri capitoli di spesa che andranno a penalizzare pesantemente la sanità, l'istruzione, la formazione ed i trasporti pubblici.
Una tegola per il nostro territorio che rischia di sancire la fine dell'aeroporto di Birgi e di tutte le aspettative di sviluppo economico sostenute dalle iniziative di mobilitazione e di protesta dei comitati locali. Ancora una volta sperimentiamo la inadeguatezza del governo regionale che non riesce a gestire tutte le criticità esistenti e non trova le soluzioni necessarie per il lavoro, l'ambiente e i servizi fondamentali necessari a restituire dignità alla nostra terra, relegata nelle ultime posizioni delle classifiche nazionali per la qualità di vita.
Occorre iniziare a costruire con urgenza una alternativa di governo, chiamando a raccolta tutte le energie sane di questa regione che vogliono impegnarsi per cambiare davvero le prospettive per la rinascita della Sicilia.
Articolo Uno Trapani