Sono cento i furbetti del reddito di cittadinanza scoperti negli ultimi mesi in Sicilia. Pene molto severe, controlli incrociati tra l'Inps e le forze di polizia, non fermano chi vuole raggirare lo Stato. Tra coloro che hanno percepito il reddito indebitamente ci sono lavoratori in nero, cassieri, baristi, fornai, ambulanti, cantanti neomelodici, ma anche mafiosi, ladri e spacciatori.
Ad ottobre scorso ha fatto scalpore il giovane spacciatore che girava con una Porsche Macan di proprietà e 120 grammi di cocaina. A novembre, cinque delle nove persone arrestate nell'operazione antimafia percepivano il reddito. Poi ci sono quelli che pur avendo diritto al reddito utilizzano la carta in modo non appropriato, giocando alle slot machine o in alcuni casi hanno proposto ad alcuni clienti dei supermercati di pagare loro la spesa per avere in cambio i contanti.
La Sicilia però non è l'unica Regione, in tutta Italia sono oltre duemila le persone e 170 le società, specie nel Lazio, in Campania e in Lombardia che sono a rischio con la sspensione del reddito.