In questi giorni di emergenza e di isolamento, il tempo non si arresta e attraversa inconsapevole settimane, feste e compleanni. Oggi, 23 marzo, Franco Battiato compie 75 anni. Ma per lui la clausura - se volontaria o involontaria non lo sappiamo - è cominciata già molto prima.
Nelle ultime settimane, tutta l’Italia affacciata al balcone cerca di tenersi su cantando La cura come una preghiera laica. A dare l’abbrivio è stato Diodato, il vincitore di Sanremo, che a Che tempo che fa ha dedicato la canzone all'intero paese.
Battiato, fin dai suoi esordi, come pochi è riuscito a intercettare le anime del tempo in cui viviamo. Anime, sì, proprio al plurale, è la prima parola cui pensi quando ascolti le sue canzoni: un grande, unico mosaico di anime che girano intorno allo spazio, mentre sta cantando; e ritornano da dove sono venute, quando la musica finisce.
Ecco, se c’è un filo rosso nella produzione di Battiato, forse è questo, chiedersi da dove vengano quelle anime. E provare, quando la musica è finita, a inseguirle.
Le nostre anime
Cercano altri corpi
In altri mondi
Dove non c'è dolore
Ma solamente
Pace
E amore
Amore
Di Battiato, oggi che è il suo compleanno, sappiamo molto poco. Nei mesi passati, dopo un lungo silenzio dall’ultimo incidente, il cantautore tarantino Roberto Ferri riferì di lui che ormai “stavano tenendo in vita qualcosa che era già morto”. Un altro amico, il professore Antonio Di Grado, su SicilyMag scrisse che gli era preclusa la possibilità di andarlo a trovare.
Da quel lungo silenzio, però, da ottobre 2019 a oggi, sono nati due album di eccezionale portata, Torneremo ancora e Giubbe Rosse (Remastered Edition, per i trent’anni dall’uscita).
Se non fosse un aggettivo abusato, potremmo davvero dire di Torneremo ancora che è un disco, e un brano (l’unico inedito nel CD), incredibilmente "profetico".
La vita non finisce
È come il sogno
La nascita è come il risveglio
La vita non finisce. È tanta la paura in queste ore, il sospetto di non farcela, la depressione dovuta alla solitudine. Eppure Battiato, richiamando a sé quelle anime che ha sempre evocato nei suoi testi, canta ciò che tutti noi vorremmo ascoltare:
Finché non saremo liberi
Torneremo ancora
Ancora e ancora
Torneremo ancora, insieme, con Battiato e le sue anime, là dove ritornano quando la musica finisce.