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08/04/2020 02:00:00

Punto nascite di Pantelleria. Il Pd al sindaco: "Basta sciopero, torniamo al dialogo"

 Egregio Sig. Sindaco e Assessori,
la situazione che stiamo vivendo è surreale e pensiamo che ognuno di noi non si sarebbe mai aspettato di doverla affrontare. In piena emergenza nazionale da Corona Virus ci troviamo a dover lottare, per l’ennesima volta, per il Punto Nascite del nostro ospedale.


Consapevoli che la deroga per il mantenimento del Punto Nascite andava a scadere il 31 dicembre 2019 e che comunque lo si è lasciato aperto sino alla fine dello scorso mese di febbraio dalla Regione, anche in considerazione delle varie disposizioni nazionali, regionali e comunali, in tema di prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID – 19, poteva essere fatto lo sforzo di lasciare attivo il Punto Nascite non permettendo alle gestanti di recarsi sulla terra ferma per partorire, mettendo a rischio la salute delle gestanti stesse e dei nascituri. Situazione questa paradossale frutto di una politica miope, non responsabile e poco attenta alle esigenze dei territorio.


Avete scelto da sabato la strada della protesta, dell’azione forte quale è lo sciopero della fame per far valere le vostre, le nostre ragioni, assolutamente legittime ma che secondo noi vanno riportate sul piano istituzionale del confronto, con la giusta autorevolezza che deve contraddistinguere un’amministrazione comunale di qualsiasi colore essa sia. Confronto che avete senza dubbio cercato, ma che non siete riusciti ad ottenere, almeno questo è ciò che ci dite; è pur vero Sindaco, che se pubblicamente si usano termini come latitante verso un assessore regionale con cui ci si deve sedere a discutere, etichettandolo come persona che non sa fare il proprio lavoro, poche sono le speranze di ottenere un confronto sereno e costruttivo con l’interlocutore principale in Regione predisposto alla risoluzione di questa grave situazione del Punto Nascite dell’Ospedale di Pantelleria e delle altre criticità che riguardano il nostro nosocomio. Badate non si tratta di essere servili o di doversi sottomettere a qualcuno, si tratta di avere la capacità di interloquire con tutte le istituzioni e con i governi, regionale e nazionale, di qualsiasi colore essi siano. Per fare politica occorre avere una grande capacità di interagire con gli altri riuscendo a trovare la giusta sintesi anche con chi è distante politicamente da noi.


Vedete, se oggi abbiamo questa struttura ospedaliera, che in molti ci invidiano, lo dobbiamo grazie anche ad anni di confronto e, perché no, anche di duri scontri con i vari governi regionali e nazionali che si sono succeduti nel tempo, partendo sempre dal fatto, questo ci sia permesso di ricordarlo sempre, che nel lontano 2006 il governo nazionale inviò due commissari sull’isola per iniziare lo smantellamento del nostro nosocomio. Oggi ci troviamo una struttura efficiente, con ampie dotazioni e con personale medico e paramedico preparato a gestire qualsiasi situazione, a cui va rivolto sempre il nostro grazie per l’encomiabile lavoro che giornalmente portano avanti.


Cosa fare. Sicuramente meritevole di attenzione è la proposta dei ragazzi di Pantelleria Popolare di un documento a firma congiunta di tutte le forze politiche isolane, da inviare all’Assessore Razza, con cui chiedere la riapertura immediata del Punto Nascite dell’Ospedale di Pantelleria, per riprendere dopo la fine di questa fase emergenziale un tavolo di confronto per ottenere una deroga definitiva e non provvisoria, che a nostro avviso deve passare attraverso la predisposizione di una nuova rete ospedaliera siciliana che ritorni a prevedere Pantelleria come zona disagiata, mantenendo il sistema del doppio binario per i parti a basso rischio e per i parti in emergenza da poter svolgere sull’isola e i parti a medio e alto rischio da eseguire sulla terra ferma.
Mettiamoci a lavoro tutti insieme, ritorniamo nelle sedi istituzionali e vinciamo questa battaglia insieme. Noi ci siamo!

 


Partito Democratico Pantelleria