18,45 - Scende il numero degli attuali positivi al Coronavirus in provincia di Trapani, secondo quanto comunica l'Asp provinciale.
Sono 94 i casi attuali positivi al Coronavirus. Il dato è al netto dei decessi, 5, e dei guariti 20. Si registrano altri due guariti nelle ultime 24 ore. I ricoverati sono soltanto 7, il resto dei pazienti è in isolamento domiciliare. Il dato confermato anche oggi è che Salemi non è più la città con più contagiati, ma lo è Alcamo.
Così sono distribuiti i positivi per città. Alcamo20; Buseto Palizzolo 1; Campobello di Mazara 5; Castellammare del Golfo 1; Castelvetrano 8; Erice 5; Gibellina 1; Marsala 4; Mazara del Vallo 3; Paceco 2; Salemi 16; Trapani 15; Valderice 13.
Dei sette ricoverati, uno si trova a Trapani, reparto covid, mentre sei si trovano a Marsala, di cui uno in terapia intensiva. Sono stati effettuati 89 tamponi nelle ultime 24 ore, che portano il totale dei tamponi effettuati a 3.061. Mentre sono 1311 i test sierologici effettuati su personale sanitario. (611 effettuati ieri)
I guariti sono 20 di cui 7 dimessi dall'ospedale di Marsala, 3 da Trapani, 10 erano in isolamento domiciliare. Sono sei le persone trasferite a Villa Zina fino a completa negativizzazione.
I dimessi da Covid-hospital Marsala e Sant'Antonio Abate sono guariti e rientrati nei loro domicili privati.
L'eventuale differenza con il dato riportato dalla Regione siciliana è data dal calcolo di soggetti indicati inizialmente come residenti sul territorio trapanese, ma da indagine epidemiologica risultati residenti in altre province.
18,25 - Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 17 di oggi (venerdì 17 aprile), così come segnalati dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 114 (15, 14, 10); Catania, 607 (114, 73, 65); Enna, 304 (170, 29, 25); Messina, 377 (127, 52, 38); Palermo, 335 (71, 44, 25); Ragusa, 59 (5, 5, 5); Siracusa, 101 (58, 60, 16); Trapani, 113 (7, 17, 5).
18,00 - E' quasi inesistente il coronavirus in Sicilia. Un po' le misure di contenimento, un po' la debolezza del virus, da noi meno aggressivo che da altre parti. Fatto sta che anche oggi il bilancio è poca cosa. Aumentano i tamponi, diminuiscono i casi, e anche i ricoverati. Oggi sono sei in meno di ieri.
17,00 - Parla una passeggera a bordo della Costa Deliziosa. Un'intervista esclusiva a Tp24 che potete leggere cliccando qui.
13,20 - A Maggio non si torna a scuola, in Italia. Lo dice il Ministro dell'Istruzione, Azzolina: "C'è ancora pericolo di avere troppi morti". Arrivederci pertanto a Settembre. “Con l’attuale situazione sanitaria ogni giorno che passa allontana la possibilità€ di riaprire a maggio“ dichiara.
12,30 - Non ha il Coronavirus. E' negativo al tampone l'uomo fatto sbarcare ieri al porto di Marsala dalla nave crociera Costa Deliziosa.
L'uomo, trasferito dalla nave alla terraferma con un tender, presentava difficoltà respiratorie ed è stato intubato a bordo. Poi è stato trasferito al Covid Hospital di Marsala come caso sospetto di Coronavirus. Questa mattina è arrivato l'esito del tampone, negativo al Covid-19. Si attende anche l'esito di un secondo tampone effettuato sul paziente. L'uomo, un pensionato di 78 anni a bordo della nave crociera da gennaio, quando è partita da Venezia per il giro intorno al mondo, ha presentato nei giorni scorsi sintomi di febbre e poi si è aggravato con gravi crisi respiratorie. E' stato intubato a bordo della nave, e una volta arrivato a Marsala è stato ricoverato in terapia intensiva.
11,30 - E' bloccato in Colombia e non riesce a tornare in Italia. "Chiedo aiuto alle istituzioni italiane".
E' l'appello di Paolo De Marco, un ragazzo di Marsala che si trova in Colombia. Nel suo video appello racconta delle difficoltà che si stanno vivendo in questo momento in Sud America e dell'impossibilità di tornare a casa.
10,30 - La maggiore criticità per l’emergenza da Coronavirus è rappresentata dalla mancanza o dal ritardo nell’effettuare i tamponi.
I medici di medicina generale, in prima linea con i propri pazienti, attendono ancora sia le mascherine che di essere sottoposti al tampone, a lanciare l’allarme è il dottore Luigi Nacci, responsabile regionale della Cisl Medicina generale a Trapani.
Nacci lancia un appello al direttore generale dell’ASP di Trapani, Fabio Damiani, affinchè tutti i medici di base possano avere effettuato il tampone: “Abbiamo aspettato anche troppo, abbiamo ricevuto poche mascherine per proteggerci, ora basta. La categoria è stanca di essere trattata come ultimi della classe. Non bastano più i ringraziamenti e i plausi, ora vogliamo i fatti: tamponi e più mascherine. I colleghi ospedalieri rischiano giorno dopo giorno, ma noi siamo al fronte a combattere la pandemia con migliaia di pazienti che hanno bisogno di assistenza”.
6,00 - Sono chiuse in cabina le 2700 persone a bordo della nave Costa Deliziosa da ieri ormeggiata davanti al porto di Marsala per un sospetto caso di Coronavirus a bordo.
Ieri mattina un uomo è stato fatto sbarcare dalla nave crociera perchè presentava i sintomi del Covid, ed è stato trasportato all’ospedale di Marsala. Il personale medico dell'ospedale dà per scontato che si tratti di Covid, dalla nave cercano di calmare gli animi. La nave è in mare da gennaio, stava percorrendo il giro del mondo, ed è diretta a Barcellona. E’ un episodio singolare che da ieri genera apprensione nella comunità della provincia di Trapani per il rischio di altre persone contagiate a bordo e che necessiterebbero di cure che dovranno essere garantite.
In provincia di Trapani i dati sul Coronavirus sono di giorno in giorno migliori. Ieri si sono avuti più guariti ed è sceso il numero degli attuali positivi. In Sicilia si è avuto un lieve aumento dei positivi, ma questo anche dovuto ai più tamponi effettuati.
Nel frattempo il governo regionale cerca di pensare alla fase due. Razza ai parlamentari regionali ha detto chiaro e tondo che non si è d’accordo sul prolungamento del blocco oltre il 3 maggio. Intanto arrivano i test sierologici per gli operatori sanitari e per un campione di cittadini delle “zone rosse”.
IL CASO DELLA NAVE CROCIERA A MARSALA
"Restate tutti in cabina" è stato l'appello del comandante della nave da crociera Costa Deliziosa, ancorata al largo di Marsala, rivolto agli oltre 1800 passeggeri e 900 membri dell'equipaggio della nave al centro di una vicenda singolare.
Un passeggero è stato trasportato in ospedale a Marsala, ed è ricoverato in rianimazione, per un sospetto caso di coronavirus.
Il comandante della nave ha dovuto prendere precauzioni. Ed è per questo che tutte le attività in nave si sono fermate.
Il comandante nella lettera inviata a tutti i passeggeri riassume la vicenda, secondo Costa Crociere: un ospite mercoledì sera ha accusato sintomi influenzali, e già nella notte ha avuto difficoltà respiratorie. Da lì la decisione di fare rotta a Marsala (la nave proveniva da Malta, diretta a Barcellona) per il ricovero e gli esami. Essendo un caso sospetto di Covid-19, la nave non può ripartire in attesa della conferma ufficiale, e nell'attesa deve cercare di applicare il più possibile tutti i protocolli della pandemia. Da qui l'annullamento delle attività di gruppo, e l'invito a restare, ognuno, fino a nuovo ordine, in cabina. Costa Deliziosa non si fermerà, stando a quando dichiara la società: si trova in navigazione ora davanti alla costa siciliana e dovrà dirigersi verso il porto di Barcellona dove è prevista arrivare tra il 19 e il 20 aprile. La nave sta rientrando dalla crociera del Giro del Mondo e a bordo si trovano 1.829 ospiti e 898 membri dell'equipaggio.
I DATI IN PROVINCIA DI TRAPANI
Scende il numero degli attuali positivi al Coronavirus in provincia di Trapani, 4 in meno rispetto a mercoledì Sono 95 gli attuali contagiati, secondo i dati forniti dall'Asp di Trapani. Il dato è al netto dei decessi, sei, e delle guarigioni 18, 6 in più rispetto a mercoledì.
Salemi non è più la città con più contagiati, alcune persone sono guarite, adesso è Alcamo la città con più positivi
Questi, nel dettaglio, gli attuali positivi per città. Alcamo 19; Buseto Palizzolo1; Campobello di Mazara 5; Castellammare del Golfo 2; Castelvetrano 8; Erice 5; Gibellina 1; Marsala 4; Mazara del Vallo 3; Paceco 2; Salemi 17; Trapani 15; Valderice 13.
Sono 6 le persone ricoverate, di cui una a Trapani e 5 a Marsala (2 in Terapia intensiva, 3 in Covid).
Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 215 tamponi, che fanno arrivare a 2972 il totale dei test fatti. Sono stati fatti 700 test sierologici sul personale sanitario, 350 soltanto ieri.
I guariti e dimessi dagli ospdali sono 18, mentre sei persone sono state trasferite dall'ospedale di Trapani a Villa Zina in attesa di completa negativizzazione. Dal Covid Hospital di Marsala sono state dimesse 7 persone guarite, dall'ospedale di Trapani 3. Sono otto invece le persone che si trovavano in isolamento domiciliare e non sono più positive al Covid19.
I dimessi da Covid-hospital Marsala e Sant'Antonio Abate sono guariti e rientrati nei loro domicili privati.
I DATI SICILIANI
Sono davvero pochi i nuovi casi, nonostante i 2500 tamponi, soltanto 44 in più. Ci sono sei morti in più, diminuiscono i pazienti ricoverati in ospedale.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 42.405 (+2.538 rispetto a mercoledì.
Di questi sono risultati positivi 2.579 (+44), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.108 persone (+27), 284 sono guarite (+11) e 187 decedute (+6).
Degli attuali 2.108 positivi, 573 pazienti (-17) sono ricoverati - di cui 48 in terapia intensiva (-1) - mentre 1.535 (+44) sono in isolamento domiciliare.
RAZZA: “NO ALLO STOP DOPO IL 3 MAGGIO”
"Il comitato tecnico-scientifico non è chiamato ad assumere decisioni al posto della politica, ma è chiamato ad accompagnare le scelte che si assumeranno con le condotte da portare avanti". Così l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, rispondendo ai parlamentari durante la seduta sulle misure adottate dal governo Musumeci in materia sanitaria ed economica. "Il premier Conte ha chiesto alle Regioni di condividere con i ministeri competenti eventuali scelte di anticipare riaperture di attività. Valutiamo l'ipotesi che lo Stato propenda di andare oltre al 3 maggio, mentre la nostra posizione è che non si può andare oltre a quella data, perché in Sicilia ci troviamo in una condizione epidemiologica diversa da quella di altre regioni. Ecco perché nel pomeriggio il presidente Musumeci incontra il comitato tecnico-scientifico regionale".
TEST SIEROLOGICI
Ci sono anche un target di cittadini dei quattro Comuni 'zona rossa', tra cui Salemi, e un ampio settore di lavoratori fra le categorie per le quali la Regione Siciliana ha previsto i test sierologici, nell'ambito dello screening epidemiologico sul Coronavirus in Sicilia. L'iniziativa avviata dal governo Musumeci, dopo il parere del Comitato tecnico-scientifico per l'emergenza Covid-19 nell'Isola, è stata disposta per individuare quei soggetti che, potenzialmente, possono rappresentare una fonte di contagio, in previsione del graduale allentamento delle misure contenitive.
Come è noto, si tratta di due tipi di test sierologici (qualitativi e quantitativi), che serviranno alla rilevazione di anticorpi IgG e IgM anti-Sars-Cov2, e ovviamente saranno complementari al tampone rinofaringeo, che continuerà ad essere adoperato per i soggetti sintomatici, paucisintomatici, per coloro che sono entrati in contatti con persone positive al virus e per tutti i cittadini individuati dalle circolari del ministero della Salute e dalle ordinanze del presidente della Regione. La somministrazione dei test sierologici, invece, si differenzia per categorie di popolazione, così come definito dal Comitato tecnico-scientifico regionale.
Nello specifico, il test quantitativo per la ricerca degli anticorpi verrà effettuato sul personale dei Covid Hospital, dei reparti dedicati alla cura del Covid e dell’emergenza sanitaria (compresi tutti gli operatori della Seus). Ma anche sui dipendenti delle strutture di ricovero pubbliche e private non Covid, sul personale delle Usca (Unità sanitarie di continuità assistenziale) e delle Asp impegnato nell’esecuzione dei test, sui medici di Medicina generale e pediatri di libera scelta e sugli operatori dei Presidi di continuità assistenziale. Test quantitativi anche sui ricoverati e su personale delle Rsa, delle Cta, delle Case di riposo, così come sui medici in servizio nelle carceri, sugli agenti della polizia penitenziaria e sui detenuti.
I test rapidi qualitativi con card, invece, saranno estesi ad un'ampia parte della popolazione, seguendo un preciso ordine di priorità a partire dalle Forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia locale), Vigili del fuoco, i militari delle Forze armate destinati a fronteggiare l’emergenza Covid e il personale che deve recarse nelle isole minori per motivi di lavoro. Il test verrà esteso anche ad un target di cittadini residenti o domiciliati all’interno delle “zone rosse” di Agira, Salemi, Troina e Villafrati, ma anche sui volontari impegnati nell'emergenza sanitaria e sul personale dell’amministrazione giudiziaria. In vista dall'allentamento delle misure restrittive, è stata prevista l'effettuazione del test qualitativo rapido anche sui dipendenti della Grande distribuzione organizzata, dei negozi alimentari e di altri esercizi commerciali autorizzati all'apertura nel periodo di lockdown.
Nella circolare diramata dall'assessorato della Salute - alle Aziende del Ssr, alle strutture sanitarie private accreditate e agli Ordini provinciali dei medici e degli odontoiatri, ai nove prefetti all'Anci Sicilia e al provvitore regionale dell'amministrazione penitenziaria - viene inoltre chiarito che «le categorie di soggetti sopra indicate potranno essere ulteriormente integrate tenuto conto dell’andamento epidemiologico». Inoltre tutte le Asp istituiranno un presidio in ogni distretto per l’esecuzione del test ai cittadini individuati nelle categorie, ovviamente tutte le strutture dotate di proprio personale medico potranno ritirare i kit presso l’Asp territorialmente competente, eseguire i test e inviare i dati al dipartimento di prevenzione di riferimento. Infine, anche i professionisti privati che operano nell’ambito sanitario potranno eseguire il test in autonomia a tutela dei propri pazienti.