La pandemia non frena le violenze di genere. Soprattutto quelle che si consumano tra le mura domestiche. A lanciare l’allarme è Aurora Ranno, presidente dell’associazione Cotulevi di Trapani. Dall’inizio della quarantena sono state tante le donne che si sono rivolte all’associazione per denunciare maltrattamenti e violenze: 39 i casi dal 2019 ad oggi.
I volontari della Cotulevi, che operano nell’ambito di una rete di sportelli ubicati nelle province di Trapani, Palermo, Enna, Agrigento e Messina hanno garantito il servizio anche in queste settimane di isolamento.
“Le azioni di supporto ed assistenza agli utenti - prosegue Aurora Ranno - sono rese possibili grazie all’azione qualificata di numerosi volontari operanti nel settore medico, giuridico, della psicologia e dell’assistenza sociale. Inoltre, strategica e preziosa risulta la collaborazione della locale Procura della Repubblica, delle Forze dell’Ordine e dei servizi sociali comunali”.
Ciò dimostra che le violenze e gli abusi non conoscono stagioni; al tempo stesso, però, costanti ed operativi risultano i servizi posti a tutela di quanti, specie in questo momento difficile, si trovano in situazioni di emarginazione e pericolo.
Inoltre, è da registrare il continuo incremento del numero degli sportelli di ascolto di prossima apertura, tra i quali occorre citare quelli che verranno istituiti presso alcuni istituti scolastici delle città di Casa Santa Erice, Castelvetrano, Marsala, Termini Imerese e Bagheria. Gli operatori della Cotulevi sono sempre reperibili al numero 380 194 86 78 o tramite il numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 - Telefono rosa.