Scoperta una truffa sul servizio del 118 in Sicilia e sul trasporto degli emodializzati. La Guardia di Finanza ha emesso cinque misure cautelari (quattro arresti e un obbligo di dimora e sequestrato la "Cuore Giovane Onlus", nonché beni per circa un milione di euro.
Secondo gli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza che hanno condotto le indagini, l’associazione è stata gestita con scopo di lucro camuffando gli stipendi ai “volontari” come rimborsi. Inoltre, gli indagati avrebbero prodotto falsi attestati di frequenza dei corsi di soccorso e defibrillazione, formalmente rilasciati da associazioni abilitate, ma di fatto auto-procurati con la complicità di un dipendente dell’Asp di Caltanissetta e di un dipendente della Seus.
Proprio grazie alle false attestazioni, la "Cuore Giovane Onlus" ha potuto accedere alle convenzioni pubbliche.
Ai domiciliari Giusepe Sammartino, Maria Lunetta, Gaspare Consiglio (amministratori ed ex amminsitratori, anche solo di fatto, della Cuore Onlus) e Calogero Alaimo, infermiere dell'Asp di Caltanissetta. Obbligo di dimora per Gennaro D'Errigo.
Ecco la nota della Guardia di Finanza.
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I finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo nei confronti di cinque soggetti, di cui quattro ristretti agli arresti domiciliari (i coniugi SAMMARTINO Giuseppe, cl. ‘67 e LUNETTA Maria, cl. ‘78; CONSIGLIO Gaspare, cl. ’73; ALAIMO Calogero, cl. ‘62) e uno sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza (D’ERRIGO Gennaro, cl. 70).
Con il medesimo provvedimento il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo della Onlus Cuore Giovane, con sede in Monreale, nonché di oltre un milione di euro quale profitto dei reati contestati.
La Cuore Giovane svolge, per conto dell’ASP di Palermo, il servizio di trasporto emodializzati e, per conto della SEUS, il servizio di emergenza-urgenza 118 “in eccedenza” (ossia quando, a giudizio della centrale operativa, i mezzi del 118 non sono sufficienti).
Le indagini degli investigatori del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di polizia economico finanziaria hanno consentito di accertare che la Cuore Giovane, dietro le mentite spoglie di organizzazione non lucrativa di utilità sociale, celava invece un’autentica attività d’impresa, gestita, oltre che da CONSIGLIO prima e da LUNETTA poi quali legali rappresentanti, anche, di fatto, da SAMMARTINO, dipendente della SEUS.
L’associazione è stata gestita con scopo di lucro, perseguendo gli interessi privati degli amministratori, in contrasto con le norme c.d. terzo settore e camuffando gli stipendi elargiti ai “volontari” (in realtà dipendenti) come rimborsi.
Inoltre, in sede di stipula e rinnovo delle convenzioni con l’ASP, gli indagati hanno prodotto falsi attestati relativi alla partecipazione degli autisti soccorritori e barellieri a corsi BLSD (basic life support and defibrillation), formalmente rilasciati da associazioni abilitate, ma di fatto auto-procurati con la complicità di ALAIMO (dipendente dell’ASP di Caltanissetta con la qualifica di infermiere) e D’ERRIGO (dipendente della SEUS).
Proprio grazie a tali false attestazioni di requisiti la Cuore Giovane Onlus ha potuto accedere alle convenzioni pubbliche, frodando gli stessi enti che le avevano affidato i servizi e ottenendo ingenti fondi pubblici a fronte di servizi resi in assenza dei requisiti richiesti.
Il GIP ha disposto il conseguente sequestro delle somme indebitamente percepite, pari a oltre 1 milione di euro, nonché della ONLUS e di tutto il suo patrimonio aziendale, designando un custode giudiziario, così da evitare il rischio che i reati contestati possano essere protratti.