“Rimango convinta che la proroga fino in autunno dei mandati per i sindaci in scadenza è una forzatura utile solo a chi rimane in carica e potrà fare una lunga campagna elettorale, già in atto attraverso il proprio ruolo istituzionale.
Ho notato come i sindaci si siano dati da fare, come una lobby, per impedire l’approvazione del mio emendamento che prevedeva il commissariamento per i comuni in cui si dovevano tenere le elezioni in questa primavera. Hanno agito come parte interessata incidendo attraverso una serrata campagna mediatica con l’obiettivo di persuadere che andare a votare significava non avere a cuore in questo momento di emergenza sanitaria il bene dei cittadini. Ciò dimostra come questi sindaci siano mossi solo dalla pervicace volontà di rimanere comodamente in carica. Tant’è che gli stessi, in questa fase di emergenza sanitaria, si trovano più sui social a far campagna elettorale che realmente impegnati a trovare soluzioni per spendere i finanziamenti erogati dalla regione per l’emergenza alimentare. Prova ne sia che in tanti non hanno attivato le convenzioni diversamente da tanti sindaci non in scadenza.
Nella I commmissione Ars è prevalsa una sorta di ignavia istituzionale alla quale ho contrapposto il principio di responsabilità che la politica deve assumersi nel guidare, attraverso processi democratici, i cittadini. E sorprende inoltre la sicurezza del presidente della I commissione Pellegrino quando afferma con certezza che a settembre quando si vuole far votare non ci sarà recrudescenza dell’infezione da Covid-19. Invero, tutte le preoccupazioni per il voto subito, relative alla salute, sono pretestuose giacché nella cabina elettorale si entra uno alla volta e con adeguato distanziamento sociale. Bastava solamente prevedere il voto da un sabato al lunedì successivo aumentando anche il numero delle sezioni per tutelare i cittadini sul piano sanitario e garantire la democrazia che così rimane sospesa. Chi deve riflettere rifletta, se serve sono pronta ad una ulteriore azione in parlamento al momento dell’esame del ddl elettorale”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.