Si arricchisce il parterre dei candidati a sindaco per la città di Marsala.
A metterci la faccia è Sebastiano Grasso, presidente dell’associazione Arcobaleno, attivo nel campo dei diritti civili e del volontariato. Durante il periodo della pandemia sono stati tanti gli screzi con l’amministrazione comunale uscente.
Vive tra Marsala e Los Angeles, sposato con Markus.
Grasso ha completato la sua lista, 16 donne e 8 uomini: “Tutti uniti nell'unico obiettivo di dare una speranza di “pulizia” a questa Città che ha vissuto, per troppo tempo, sotto una cappa massonico-mafiosa, tra l’altro incompetente a 360°, che le ha impedito di respirare”.
E siamo alle solite anche per Grasso: lancia la pietra e nasconde la mano. Di chi parla Grasso? Chi sarebbero i massoni e mafiosi? Faccia i nomi, semmai li denunci agli organi preposti e non si coltivi la cultura del dubbio perenne, che ammala ancora di più un clima già avvelenato, proprio da questo modo di fare politica.
Grasso si impegna a devolvere tutta la sua indennità di sindaco, in caso di elezione, sotto forma di borse di studio. Il programma diciamo che non c’è: “Il nostro programma si basa esclusivamente sul “sociale”, nell’accezione più ampia del termine. Il nostro sarà un governo laico, attento alle esigenze di tutti, nel quale nessuno dovrà rimanere indietro. Siamo degli sconosciuti, gente per bene che nessuno conosce. È questa la nostra forza”.
Le politiche sociali rappresentano uno spaccato importante, necessitano di idee chiare e di azioni dirette, tuttavia il programma di un sindaco deve avere alla base tanto altro. Le finanze rappresentano un aspetto di fondamentale importanza, così come i Lavori Pubblici, l’Agricoltura. Solo alcuni esempi, indispensabili, per evidenziare che Marsala ha bisogno di un programma completo.
E’ Giulia Adamo a dare il via alla sua idea di città: dal waterfront alla Sanità, dalla viabilità alla sicurezza.
Ed è proprio su questo aspetto che ha voluto chiarire come la città di Marsala non sia razzista ma insicura: “A Marsala ultimamente si assistono a scene di bullismo, risse o comunque atti di violenza che disturbano la quiete pubblica, spesso mettendo a repentaglio la vita dei cittadini. Episodi causati da giovani che quasi sempre non sono di colore e che spesso vivono dei disagi. Per questa ragione alcuni locali della cosiddetta movida hanno dovuto migliorare, o almeno provare a farlo, il servizio sicurezza, creando involontariamente degli episodi che sembrano tendano ad escludere gli africani, ma in realtà stanno solo provando a tutelare nel miglior modo possibile le proprie attività commerciali e ad essere coinvolti in questi episodi sono persone di colore tanto quanto i nostri connazionali”.
La Adamo propone una task force fra Polizia, Carabinieri, Vigili Urbani e Prefetto, per trovare soluzioni da mettere subito in campo per arginare il problema, dando più sicurezza ai cittadini: “Marsala non è razzista e se ci sono stati episodi spiacevoli con protagonisti dei giovani africani vanno valutati caso per caso, ma soprattutto non va fatto quello sciacallaggio mediatico che ha fatto diventare Marsala la capitale del razzismo. Viviamo in una città meravigliosa, accogliente, al di là del colore della pelle”.
Ultime riunioni per la coalizione che sostiene la candidatura di Massimo Grillo, coalizione che non vede più da settimane la partecipazione attiva di Nicola Fici, tornato organico al PD e che ha deciso di appoggiare la candidatura di Alberto Di Girolamo, insieme ad altri suoi colleghi di partito.
La coalizione che sostiene Grillo deve sciogliere un nodo importante: Lega si, Lega no.
Il centrodestra regionale gradirebbe che i simboli ci siano tutti, compresa quindi la Lega, reticenze mostra la coalizione che sa che quel simbolo comporterebbe dei forti imbarazzi in campagna elettorale.
E’ questione di poche ore e il nodo verrà sciolto.