Il vecchio caro e intramontabile "manuale Cencelli" viene sempre in soccorso.
Chi ha qualche stagione alle spalle o ha passione per la politica partitica italiana, conosce l'espressione giornalistica. Fu coniata allorquando il funzionario Dc Massimiliano Cencelli per dirimere una questione sugli incarichi governativi propose a Cossiga ed altri democristiani di affidare gli incarichi proporzionalmente al consenso elettorale ottenuto e al peso specifico dei partiti , all'interno di essi in relazione alle correnti, tutto non tenendo conto del merito e della competenza. Questa pratica ha assunto nella seconda repubblica un accezione negativa, e l'avversione di questa teoria è stato un cavallo di battaglia dei grillini. Poi il successo alle urne, i famigerati contratti di governo. Le correnti penentastellati si sono palesate. Centrista quella rappresentata da Crimi e Di Maio. Progressista e di sinistra quella di Fico Patuanelli e Morra. Poi gli ortodossi "nemici" storici del PD, Di Battista e Lezzi che hanno digerito malissimo l'alleanza con gli ex Ds/Margherita , con idee più sovraniste ed antieuropeiste vicine alla Lega. Unico comun denominatore non disperdere i numeri parlamentari ottenuti nel 2018. Ovviamente il Cencelli si è materializzato anche a Marsala 2020 e tra i due aspiranti sindaco sostenuti da coalizione, Di Girolamo e Grillo. Si suppone che Dugo, Rodriquez e Grasso non ne abbiano necessità. Il primo cittadino uscente ha applicato pedissequamente il manuale, 4 liste/partito un assessorato ciascuno. Grillo ha qualche difficoltà, i 4 indicati assessori esprimono 3 liste,la Coppola dovrebbe essere una scelta extra manuale. Restano 6 tra liste e partiti, il manuale potrebbe non bastare o forse si. Gli ultimi saranno i primi senza assessorato. Dopo Caro Diario di Moretti, Caro Manuale di Cencelli.
Vittorio Alfieri