Una brutta vicenda, fatta di violenze, minacce e vessazioni di ogni genere, degenerata nell’aprile del corrente anno, in danno dell’anziana madre che per sfuggire alle aggressioni da parte del figlio R.G., classe 73’, era stata costretta a lasciare la propria abitazione ed i propri effetti personali, trasferendosi presso la residenza di una parente.
L’uomo, abituale assuntore di alcolici e psicofarmaci, nullafacente, era solito vivere alle spalle della madre.
Dopo un lungo periodo di silenzio, la donna aveva trovato il coraggio di denunciare il figlio violento alla Polizia, che, avviate immediatamente le indagini, aveva richiesto ed ottenuto dalla Procura della Repubblica la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Di fatto l’uomo aveva disatteso la misura imposta dall’Autorità Giudiziaria continuando a vivere nella casa familiare (unitamente alla compagna) e perseguitando la madre, insultandola e minacciandola nonché chiedendole somme di denaro.
Sulla scorta delle ulteriori dichiarazioni rese dalla donna il Commissariato di P.S. di Alcamo P.S. ha chiesto ed ottenuto dall’Autorità Giudiziaria un aggravamento della misura cautelare che sostituiva quella precedente con la misura cautelare coercitiva degli arresti domiciliari.
L’indole violenta dell’uomo si manifestava anche durante le fasi che hanno condotto all’arresto, in quanto R.G. cercava di eludere l’intervento dei poliziotti.
L’arresto dell’uomo, che adesso si trova rinchiuso nel carcere di Trapani, ha posto fine alla triste vicenda, scongiurando ulteriori pericoli per l’incolumità dell’anziana donna, la quale si è rivolta con fiducia ed ha ottenuto la dovuta tutela dalla Polizia di Stato e dall’Autorità Giudiziaria, potendosi così riappropriare non solo dei beni materiali, la propria casa e gli effetti personali, ma soprattutto gli affetti più cari.
A Mazara invece i poliziotti hanno arrestato un ventenne pregiudicato nigeriano, Precious GODDEY, residente a Palermo ma in “trasferta” a Mazara.
Gli uomini della “Pegaso”, dopo una scrupolosa attività d’indagine, hanno predisposto un lungo servizio di osservazione alla fermata dei pullman a Mazara del Vallo, di fronte al locale nosocomio. L’uomo, intorno alle ore 17.00, è sceso dal pullman di linea e, mai perso di vista dagli investigatori, si è incamminato verso il marciapiede. A quel punto, una volta allontanatosi dagli altri passeggeri e in tutta sicurezza, è scattato il blitz. Goddey è stato circondato dai poliziotti e, una volta superata la sorpresa iniziale, perquisito. Indosso, tuttavia, gli agenti non hanno trovato nulla. Insospettiti dall’atteggiamento del fermato e da altri elementi concreti raccolti nel corso delle indagini, su autorizzazione dell’A.G., i poliziotti mazaresi hanno condotto Goddey presso l’Ospedale Abele Ajello di Mazara, dove è stato sottoposto a un accertamento più approfondito. Il personale medico, a quel punto, ha confermato la pista investigativa: Goddey, mettendo gravemente a rischio la sua stessa incolumità, occultava all’interno del retto ben cinque ovuli di sostanza stupefacente, avvolti nel comune cellophane da cucina, poi rivelatasi eroina allo stato puro e del peso complessivo di 50 grammi.
Si calcola che la vendita al dettaglio dello stupefacente, tagliato e confezionato in piccole dosi, avrebbe fruttato la somma di circa 12.000,00 euro.
In attesa della convalida, la Procura della Repubblica di Marsala ha disposto per il giovane la custodia in carcere.