“Il randagismo in Sicilia ha ormai raggiunto una situazione intollerabile, al punto tale che qualche cittadino ha paventato presunte aggressioni e qualcun altro lanciato l’idea della soppressione dei randagi. Cittadini che salvano cani per strada che sono all’esasperazione, nonostante si sostituiscono alla Pubblica Amministrazione spesso, questa, mette i bastoni fra le ruote ai volontari”. A lanciare l’allarme è il movimento Stop Animal Crimes Italia che ha provveduto “ da un lato a querelare i primi per il reato di procurato allarme e gli autori di commenti FB che invitavano alla soppressione dei cani per il reato di istigazione a commettere un reato”.
Ma non è tutto. “Abbiamo anche provveduto – si legge in una nota -, dopo inutili tentativi di incontrare le Autorità comunale per discutere dell’emergenza randagismo trovando soluzioni, a segnalare il sindaco di Mazara del Vallo per inadempienza, dopo che ci si aspettava da lui (per legge, il responsabile dei cani randagi sul territorio) quantomeno un chiarimento e una presa di posizione circa la diffusione di messaggi volti all’uccisione dei cani sul territorio; sia mai che qualche psicopatico possa davvero iniziare a farlo“.
Ed ancora: “ Ricordiamo che il fatto che ormai la situazione sia quella di una saturazione territoriale di randagi, causati dall’elevato numero di essi e dalla presenza di un canile che da tempo non è in grado di fare fronte agli ingressi, non legittima alcuna azione illegale. La soluzione è solo una: il sindaco deve prendere coscienza della necessità, ormai inderogabile, di occuparsi dei suoi cani, attuando politiche nuove, finalizzate - una volta per tutte - ad applicare la legge”.
“Effettivamente – conclude la nota - , la soluzione sarebbe semplice se solo la legge fosse stata applicata prima, mediante censimento, microchippatura, sterilizzazione e punizione severa degli abbandoni. Questo, semplicemente, è il progetto che il Movimento avrebbe voluto consegnare al Sindaco, se solo ci avesse voluto ricevere! Invitiamo ogni cittadino che dovesse trovarsi di fronte un cane randagio o abbandonato o maltrattato a richiedere l’intervento della Polizia Locale e della ASL e di rivolgersi a noi qualora non dovessero intervenire”.