E se John Maynard Keynes fosse la soluzione? Keynes economista britannico del secolo scorso.
La sua idea che condivido, è che il capitalismo era ed è il modello economico che si è imposto. Ma soprattutto l'unico praticabile. Il suo ideale era un economia mista contrapposta al mercato libero, la teoria del lasseiz faire, il liberismo. Il modello liberista si è imposto nel secolo scorso, poi alla fine del millennio passato l'avvento del capitalismo finanziario. Quello tradizionale si espleta che chi detiene il capitale possiede i mezzi di produzione, che generano beni e per la loro produzione necessita la manodopera che "produce" posti di lavoro. Il finanziario con i soldi generano altri soldi, attraverso gli strumenti come le azioni, le obbligazioni , i derivati.
Il britannico fautore della presenza statale nel mercato,tecnicamente economia mista. Ossia la presenza dello stato con proprie aziende, totalmente o parzialmente di sua proprietà, in passato le ferrovie la mitica SIP(Società Italiana per l'esercizio telefonico), Alfa Romeo, e con il gruppo IRI(Istituto per la Ricostruzione Industriale) una presenza importante. Poi le privitatizzazione, catastrofiche quelle di Alitalia e Telecom. Quest'ultima salvata dalla francese Vivendi. Durante gli ultimi 5 lustri la classe dirigente politica italiana non ha esercitato la funzione di regolare il modello capitalista. E i risultati sono evidenti contributi ad aziende che delocalizzano, FIAT, Candy e Whirlpool. Eppure esempi virtuosi di economia mista esistono, Leonardo, Poste Italiane, Enel, Eni. Pensare alla teoria kenesyana per affrontare la crisi economica da Sars-cov-2 è un idea, forse il tempo dei contributi solo assistenziali è terminato. Quanto sviluppo creeremmo utilizzando parte del fondo Next Generation Eu, per risanare il dissesto ideologico e la successiva manutenzione oppure nello smaltimento rifiuti. Si Keynes è tornato d'attualità.
Vittorio Alfieri