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22/10/2020 17:44:00

Economia circolare, la CO2 di fermentazione del vino diventa metano sintetico. Il progetto

Una dimostrazione tecnico scientifico di metanizzazione che apre le porte al futuro e alle città più verdi, produttive ed econostenibili.

Domani mattina intorno alle 11:30, presso il Dipartimento di Ingegneria Ambientale dell'Università di Perugia si trasformerà la CO2 di fermentazione del vino in metano sintetico tramite la sintesi di Sabatier. La dimostrazione sarà a cura del professore Stefano Falcinelli in collaborazione con l'ing. Andrea Capriccioli ( ing. Enea in pensione ) e detentore del brevetto di metanazione. 

La produzione di metano sintetico sfruttando la CO2 di fermentazione dei vini. Primo esempio concreto di Economia Circolare applicato all’agricoltura. 

La sintesi del progetto - In un’ottica di soddisfacimento dei principi dell’economia circolare e delle sfide di sostenibilità ambientale nelle produzioni agricole, il progetto che abbiamo studiato e messo a punto consiste nel produrre metano sintetico rinnovabile CO 2 neutrale (green-methane) per sostituire il normale gasolio di origine petrolifera utilizzato dagli attuali trattori per la coltivazione delle vigne.
Il metano sintetico è prodotto da un apposito impianto di metanizzazione, un reattore nel quale  anidride carbonica e idrogeno si combinano producendo il metano. La produzione dell’idrogeno necessario alla reazione di metanazione avviene tramite elettrolisi dell’acqua con il vantaggio di potere utilizzare energia elettrica in esubero nella rete, come quella degli impianti eolici o fotovoltaici, fonti energetiche non programmabili, fattore di instabilità per la rete stessa. La fonte del carbonio utilizzato nella reazione è, in questo caso, la CO 2 proveniente dalla fermentazione dei mosti, se ne producono infatti circa 90 gr per ogni litro di mosto in fermentazione. Nella sola provincia di Trapani, uno dei territori più vitati d’Europa, si producono circa 2 milioni di ettolitri di vino all’anno.
L’impianto nel complesso è composto sostanzialmente da due sezioni : la prima di separazione e stoccaggio del CO 2 proveniente dalla fermentazione del mosto d’uva, la seconda una sezione di produzione di metano di sintesi composta, a sua volta, da un elettrolizzatore di produzione dell’idrogeno, e da un “reattore di metanazione”.
“Scarto” della reazione è ossigeno elettrolitico puro utilissimo in tanti settori. Per provare sul campo il sistema, presso una cantina della provincia di Trapani è stato installato un impianto di cattura e stoccaggio della CO 2.

L'economia circolare - L’innovazione sarà il cardine di questo cambiamento economico e strutturale: per ripensare i nostri modi di produzione e consumo e per trasformare i rifiuti in prodotti ad alto valore aggiunto, avremo bisogno di tecnologie, processi, servizi e modelli imprenditoriali nuovi che plasmeranno il futuro della nostra economia e della nostra società. L’economia circolare darà impulso alla competitività dell’Unione mettendo al riparo le imprese dalla scarsità delle risorse e dalla volatilità dei prezzi e contribuendo a creare sia nuove opportunità commerciali sia modi di produzione e consumo innovativi e più efficienti. Oltre a generare posti di lavoro a livello locale e per tutte le qualifiche, offrendo opportunità di integrazione e coesione sociale, farà risparmiare energia e contribuirà a evitare danni irreversibili in termini di clima, biodiversità e inquinamento di aria, suolo e acqua, causati dal consumo delle risorse a un ritmo che supera la capacità della Terra di rinnovarle.

La Sicilia è all'avanguardia in tema di Economia circolare. Una prima e concreta applicazione dell’economica circolare nella nostra regione e nel settore vitivinicolo in particolare, è stata dimostrata durante le attività del progetto europeo Vienergy finanziato dal PO Italia Malta e conclusosi nel 2015. Capofila del progetto è stato l’Istituto regionale Vino e Oli di Sicilia che ha condotto studi sulla possibilità di riutilizzare tutti gli scarti del settore vinicolo per ottenere materia prima seconda ed energia. In particolare il passaggio più importante ed innovativo, che si lega all’economia circolare, è stata la possibilità di produrre metano sintetico “metano Verde” convertendo ed utilizzando l’anidride carbonica dei processi fermentativi. Il metano verde verrebbe ad essere utilizzato per la coltivazione delle vigne sostituendo in toto i combustibili di origine fossile. Tutto ciò renderebbe il prodotto “vino” carbon free, cioè senza alcuno impatto ambientale nelle fasi di produzione e distribuzione. L’ iniziativa implementata nel progetto Vienergy dall’Enologo Mario Ragusa ha ampiamente dimostrato che la produzione di vino sostenibile è una realtà immediatamente realizzabile e la Sicilia sarebbe la prima regione vitivinicola al mondo a potersi fregiare della qualifica “ vino carbon free”. Gli studi sono continuati con la giovane startup Marsalese “ I Nuovi Mille “ che nell’ultima campagna vendemmiale a provveduto a recuperare ed imbottigliare la CO2 di Fermentazione presso la prestigiosa cantine.