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29/10/2020 06:00:00

Erice, lo scandalo parcheggi. Il Riesame dà ragione alla Sindaca, ecco perchè

 Sono state ricostruite attentamente le modalità con cui la Sindaca di Erice, Daniela Toscano, ha omesso di astenersi in un procedimento, quello per l'autorizzazione ad un parcheggio privato a San Giuliano, in cui era coinvolto, occultamente, il fratello Massimo Toscano (consigliere comunale a Trapani), tuttavia le argomentazioni della procura non sembrano sufficenti a dimostrare un vantaggio ingiusto. E' la principale motivazione con cui il Tribunale di Riesame ha accolto il ricorso della Sindaca di Erice, coinvolta nell'inchiesta sul "caso parcheggi", che era stata raggiunta da un divieto di dimora a Trapani ed Erice (notizia che aveva creato un vero e proprio scandalo) e ha pertanto annullato l'ordinanza cautelare. 

Il Riesame, pertanto, accoglie il ricorso della difesa, con alcune puntualizzazioni. 

Nell’interesse del fratello – sempre secondo la tesi accusatoria - Daniela Toscano avrebbe esercitato pressioni su funzionari e dirigenti non solo comunali ma appartenenti ad altre Pubbliche amministrazioni chiamati ad esprimere i pareri in merito alla richiesta avanzata da Agir Service. Il primo cittadino avrebbe addirittura anticipato la riunione della Conferenza di servizi alla quale poi avrebbe partecipato senza essere stata convocata e senza averne alcun titolo.

Il Tribunale del Riesame, invece, considera che, alla fine, l'autorizzazione non è illegittima (in base anche alle testimonianze raccolte) e l'accelerazione imposta al provvedimento non è stata poi così diversa da altre pratiche amministrative analoghe. Anzi, c'era bisogno di fare presto, dato l'imminente arrivo della stagione estiva (il parcheggio, infatti, serve la zona dei lidi). 

E' vero che per opportunità la Sindaca non avrebbe dovuto intromettersi (nello stesso periodo in cui diceva: "Ma vi pare che ho tempo per occuparmi dei parcheggi ...) ma al di là di ciò non si evidenzia una deviazione della funzione pubblica per fini privati, nè una gestione clientelare del sistema delle autorizzazioni. Nè, per il Riesame, si intravedono ostacoli agli altri progetti concorrenti, a cominciare da quello di Riccardo Agliano, l'imprenditore che con le sue denunce ha fatto nascere l'inchiesta. Qui c'è il suo racconto. 

Dato che non c'è un disciplinare del Suap, che regola i tempi dell'evasione delle istanze, si possono fare solo dei confronti. E il progetto di Agliano, "Barbarossa", è stato presentato un mese dopo quello di Agir Service (il 22 Maggio), e si è concluso con un provvedimento negativo dieci giorni prima dell'altra pratica concorrente, dato che il parcheggio insisteva in una fascia di rispetto adiacente al lungomare. Quindi il paragone non dà nessun elemento che fa pensare ad un'indebita accelerazione. Così come il confronto con l'altro progetto, quello dell'associazione culturale Camesena (che un'associazione culturale apre un parcheggio a pagamento è una cosa che meriterebbe una riflessione a parte ...), il cui iter è cominciato ad Aprile ed è terminato a Giugno. Quindi non ci sono "macroscopiche anomalie" che fanno pensare ad un vantaggio patrimoniale per Agir Service, la cui autorizzazione è stata rilasciata, alla fine, in 78 giorni, mentre quella di Camesena in 73.