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30/10/2020 06:52:00

Le polemiche a Trapani per il trasferimento del reparto di pneumologia

 Una guerra tra poveri. A questo punto hanno ridotto la sanità in Sicilia, soprattutto in questa emergenza Covid. E così, mentre Marsala viene scippata del suo ospedale, ancora una volta, perché è tutto dedicato al coronavirus, Trapani viene privata del reparto di pneumologia. Nella sclerotica organizzazione dell'Asp, infatti, a Marzo, l'ospedale di Marsala era Covid Hospital, ma la pneumologia, che nel trattamento dei casi di coronavirus è fondamentale, era a Trapani. Adesso pertanto è stata spostata da Trapani a Marsala, e questo ha suscitato in città numerose proteste.

"Il trasferimento del reparto di pneumologia di Trapani rappresenta un altro passo indietro di questo territorio che continua a perdere le tante cose che aveva conquistato negli anni passati" commenta Piero Savona. 

"Pneumologia di Trapani è l’unico reparto di questo tipo di tutta la Privincia. Si assuma nuovo personale ma non si chiuda il reparto per esigenza di personale. Chi curerà i malati polmonari?" si chiede la consigliera Anna Garuccio.

E una nota congiunta è stata scritta dai consiglieri comunali: 

È notizia degli ultimi giorni, la chiusura dell’intero reparto di Pneumologia del Nosocomio della Città di Trapani, a seguito del trasferimento del personale tutto presso il Covid Hospital- Paolo Borsellino di Marsala.
Se la creazione di nuovi spazi covid presso il
Covid Hospital marsalese sembra una scelta sensata, tuttavia i sottoscritti Consiglieri Comunali non possono fare a meno di definire insensata la scelta di privare il nosocomio trapanese del reparto di Pneumologia che pertanto cesserebbe di esiste. Il reparto del Sant’Antonio Abate costituisce infatti l’unico reparto di Pneumologia di tutta la Provincia di Trapani. Se tale scelta dovesse concretizzarsi, tutti i pazienti in cura per malattie polmonari, e sono tanti, non avrebbero garantite le cure.
Il diritto alla salute costituisce un principio primario, sancito dalla stessa Costituzione Italiana.
L’Art. 32 così recita:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
Certo che sul Commissario Straordinario dell’ASP di Trapani gravi una grande responsabilità su una scelta così delicata, tuttavia non possiamo far a meno di sottolinearne la responsabilità qualora tale chiusura potrebbe comportare dei danni alla salute dei cittadini di tutta la Provincia, in particolare modo con l’avvicendarsi della stagione invernale. La chiusura della pneumologia rappresenterebbe la morte di tanti pazienti pneumologici che non potrebbero essere più curanti da personale specializzato ed idoneo.
Più che chiusure, dal Commissario Straordinario chiediamo soluzioni!
Scelte similari vengono adottate da tutte le aziende ospedaliere, ma non risulta che altre non abbiamo tenuto conto dei bisogni del territorio. Nella città di Palermo ad esempio, la trasformazione dell’Ospedale Cervello in centro covid, ha consentito il mantenimento della cura di altre patologie, come quelle pneumologiche, presso il centro di Villa Sofia.
Pertanto, tutto quanto premesso sinora, pur accettando che il momento sanitario sia drammatico per emergenza COVID, risulta inaccettabile pensare la chiusura dell'unico reparto di pneumologia della provincia che si occupa di curare tutte le malattie dell'apparato respiratorio dalla BPCO all'insufficienza respiratoria, dalla diagnosi dei tumori polmonari ( patologia ad alta incidenza) all'asma bronchiale, dai versamenti pleurici alle polmoniti non COVID. Lo stesso e unico reparto di pneumologia che vanta un reparto di degenza, e anche di attività ambulatoriali che permettono di attivare e confermare piani terapeutici per ossigenoterapia per pazienti in insufficienza respiratoria, per farmaci biologici e somministrazione di terapia per asma bronchiale grave non controllata dalla usuale terapia, per farmaci per bronchite cronica ostruttiva senza i quali i pazienti declinerebbero verso l'insufficienza respiratoria. Il reparto di Pneumologia di Trapani inoltre detiene l'unico servizio di fibrobroncoscopia della provincia che permette la diagnosi per tumore polmonare.

Inoltre abbiamo laboratorio di fisiopatologia respiratoria per eseguire spirometria e test diffusione per diagnosi e monitoraggio di asma bronchiale e Bpco. Tutte funzioni che verrebbero meno.
L’ambulatorio territoriale di pneumologia della cittadella della salute in alcun modo riesce a caricarsi di questo carico di lavoro con un solo medico in servizio e non presente tutti i giorni.
Risulta inoltre un concorso per 5 pneumologi bandito da molti mesi e mai espletato fin ora.
Siamo certi che esista l’esigenza di lavorare per migliorare le condizioni sanitarie, sbloccare fondi e, soprattutto, bandire concorsi pubblici.
La soluzione di un problema non può riassumersi spostando un reparto da una città all’altra
ma colmando le assenze in organico.
Tutto quanto premesso i sottoscritti Consiglieri Comunali CHIEDONO di
⁃ Evitare la chiusura del reparto di Pneumologia del nosocomio trapanese, di scindere pertanto quest’ultimo dalla neoformazione di un nuovo reparto covid presso il nosocomio di Marsala
⁃ Qualora l’ASP di Trapani lo ritenesse necessario, espleti con urgenza nuove assunzioni anche a tempo determinato per personale covid dedicato scongiurando la chiusura del reparto di Trapani e pertanto il disagio dei pazienti pneumologici con eventuale rischio di vita.