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09/12/2020 13:10:00

Giulio Regeni, Patrick Zaki e l'Italia in Egitto

 "Cantami, o Diva, del pelide Achille l'ira funesta ,che infiniti lutti addusse[...]".

Il sentimento si è abbattuto sulla magistratura egiziana da parte dei genitori di Giulio Regeni, Paola e Claudio. Un comunicato congiunto della procura generale dell'Egitto e quella capitolina ha espresso la diversità d'opinione sull'omicidio del ricercatore friuliano.

Sono trascorsi quasi cinque anni dalla sua morte e dopo depistaggi , i giudici italiani vogliono processare cinque funzionari della National Security, i servizi di sicurezza egiziani. Può essere utile ricordare chi fosse Giulio. Il giovane triestino crebbe a Fiumicello,per poi trasferirsi per studiare negli Stati Uniti e successivamente nel Regno Unito.

La geopolitica del medio oriente è stato sempre un suo interesse, lavorò per le Nazioni Unite. Stava conseguendo un dottorato di ricerca ed era nel 2016, in Egitto per un lo studio delle organizzazioni sindacali dopo la rivoluzione del 2011 che destituí dopo 30nni Mubarak. Alla fine del gennaio 2016, fu sequestrato e il suo corpo ritrovato ad inizio alla del Cairo con evidenti segni di tortura. Da allora le autorità giudiziarie italiane hanno intrapreso una lotta legale per fare luce sull'accaduto, con sviamenti degli apparati egiziani.

In ragione dei fatti raccontati e alla luce dell'ulteriore prolungamento della detenzione che la porteranno a 350 giorni dello studente nello stivale Patrick Zaki è necessario che l'ira diplomatica della "pelide Italia" raggiunga il governo egiziano, ritiri l'ambasciatore.


p.s. i padri della pelide Italia sono alcuni si citano ,Romolo fondò Roma,Dante per la lingua, Vittorio Emanuele II primo re della nazione.

Vittorio Alfieri