I disservizi o il mancato funzionamento dei CUP (centro unico di prenotazioni), una maggiore sorveglianza e presidio da parte del Dipartimento Prevenzione dell'Asp nei diversi comuni del Trapanese, ma anche le segnalazioni nei territori dove si sperimentano collaborazioni e nuovi servizi. Sono queste le segnalazioni, ma anche gli allarmi e gli appelli dei riferimenti della Rete Civica della Salute (RCS) del Trapanese, coordinati da Antonino Miceli.
A Campobello di Mazara il Riferimento Civico Vito Abate lancia quello che definisce un “appello accorato”: “Bisogna ripristinare subito il CUP (centro unico prenotazioni). Oggi non funziona e in questo periodo così difficile si tratta di un inconveniente drammatico! In pratica, per effettuare le prenotazioni si deve andare all’ospedale di Castelvetrano ed aspettare tantissimo tempo”.
Il Riferimento Civico di Favignana Salvatore Braschi sottolinea invece l’urgenza di potenziare il personale sanitario per il monitoraggio e i controlli in entrata e in uscita dalle isole Egadi. “Ogni singolo cittadino si trasforma in un potenziale vettore di contagio a causa dei necessari spostamenti su mezzi pubblici dall’arcipelago al resto del territorio trapanese. Avere a disposizione più personale nel nostro arcipelago – spiega - permetterebbe di monitorare i soggetti affetti da Covid e, soprattutto, di contrastare la sensazione di abbandono e isolamento delle persone in quarantena”. Lo stesso Braschi chiede il prolungamento del servizio delle unità di Guardia Medica a Levanzo e Marettimo anche nella stagione invernale.
A Buseto Palizzolo il Riferimento Civico Anna Maiorana segnala la collaborazione tra Comune e Asp Trapani. L’amministrazione comunale ha infatti già individuato la struttura per i tamponi in modalità drive in e, in seguito, per le vaccinazioni anti Covid ma ha anche dato il patrocinio gratuito all’Associazione di Volontariato Pubblica Assistenza “Il Soccorso” Trapani per il “Progetto di Trasporto Solidale” nell’ambito della partecipazione ai “progetti del cuore”, tramite il quale l’associazione riceverà un mezzo di trasporto per cittadini anziani, disabili o con ridotta capacità motoria. Riferimento Civico indica l’ampliamento dell’orario di servizio dell’ambulanza 118 dalle attuali 12 ore alle 24 ore.
Un'ambulanza h24 è la richiesta Laura Mannina, Riferimento Civico di Paceco. “È indispensabile – dice Mannina - una postazione 118 reperibile h24 per lo svolgimento dell’attività di emergenza-urgenza e di assistenza alla popolazione. Si tratta di una richiesta che trova fondamento sia nell’emergenza sanitaria in corso sia nell’età media della cittadinanza, caratterizzata da una grande fetta di anziani”. E la Mannina suggerisce l’apertura di uno sportello convenzionato con l’amministrazione comunale.
Per Annamaria De Blasi, Riferimento Civico di Castellammare del Golfo, è necessario un efficace e tempestivo servizio di supporto psicologico, telefonico e non solo, sia per i cittadini sia per lo stesso personale medico e sanitario.
Il Riferimento Civico di Alcamo, Sebastiano Benenati punta il dito sulla condizione di una categoria che rappresenta “l’emergenza nell’emergenza”. “Sempre più spesso – sottolinea – si vedono persone con disturbi psichici girare sole per le strade della città. Le vediamo per un po’, e poi non le vediamo più. Se chiediamo informazioni, ci viene detto che sono in ospedale, dove però non possono stare più di un paio di settimane. Mi chiedo perché non esiste un modo per includerli con dignità in questa società. L’uomo potrà arrivare su Marte ma non riesce a rimanere con i piedi per terra ad aiutare gli ultimi degli ultimi”.
“Il benessere di un territorio è l’effetto di diversi fattori. Degrado e stagnazione economica sono veri e propri ‘virus’ che arrecano danni significativi alla salute complessiva di una comunità”, sottolinea Antonino Miceli, coordinatore provinciale della Rete Civica della Salute di Trapani. “È più che mai necessario ricorrere a strumenti attivi di collaborazione tra cittadini e amministrazioni locali in una cooperazione sociale che crei nuove condizioni di sviluppo. Mi riferisco, in concreto, all’opportunità - e per questo le leggi di settore non mancano – di avviare molti giovani inoccupati e disoccupati all’impiego in attività socio sanitarie e sanitarie attraverso iniziative di co-progettazione tra Comuni, Enti del Terzo Settore, Asp. È un percorso virtuoso che riteniamo particolarmente indispensabile nel Trapanese: bisogna trovare il modo di consentire ai nostri giovani di restare qui, arricchire il tessuto sociale con i loro talenti e capacità e far crescere nella loro terra i loro bambini”.