Hanno partecipato alla selezione per essere assunti dalla Regione Siciliana nel maxi concorso dei Beni Culturali del maggio 2000, l'ultimo bando pubblico della Regione in pratica.
Solo dopo 21 anni i 34 superstiti, erano mille in totale, inzialmente, firmeranno il tanto desiderato contratto di lavoro il prossimo 31 marzo. Lo ha deciso la giunta Musumeci approvando una delibera il 29 gennaio scorso. Si è preso atto delle decisioni dei ricorsi ed ora che è stato approvato il piano triennale dei fabbisogni del personale fino al 2022, i 34 che hanno partecipato al bando per ingegnere, architetto e restauratore saranno assunti.
Le domande presentate allora furono 600mila, molte buste si persero, nel 2008 a concorso ancora in fase di espletamento arrivò anche la legge che bloccò le assunzioni alla Regione fino al 2011. Altre sei selezioni per 365 posti sono state annullate nel 2015. Ci sono state denunce, ricorsi e lunghe vicende giudiziarie e molti di quegli aspiranti impiegati hanno pure rinunciato. Ora per 34 di essi che hanno resistito ci sarà finalmente l'assunzione.
La Regione specifica anche i settori in cui verranno assunti: 14 al dipartimento dei beni culturali, 5 all'Ufficio speciale per la progettazione, 5 per il dipartimento delle finanze e del credito, 8 al dipartimento dell'ambiente e 2 al dipartimento Istruzione università e diritto allo studio.