Formazione teorica e pratica in attività motorie e sportive per i docenti delle scuole dell’infanzia e primarie siciliane.
Ai blocchi di partenza il progetto sperimentale “Natura moving”, finanziato dall’assessorato dell’Istruzione della Regione Siciliana con quasi 174 mila euro e promosso dal Coordinamento di Educazione fisica e sportiva dell’Ufficio scolastico regionale, in collaborazione con il dipartimento di Scienze psicologiche, pedagogiche, dell’esercizio fisico e della formazione dell’Università di Palermo.
Si tratta di un percorso formativo di metodologia e didattica rivolto a 720 docenti curriculari e di sostegno, che operano con gli alunni più piccoli nelle nove province siciliane. Saranno organizzati 18 corsi, ciascuno con 40 docenti partecipanti (tre corsi a Palermo, Catania e Messina; due ad Agrigento, Trapani e Siracusa; uno a Ragusa, Caltanissetta ed Enna), con 30 ore di lezioni teoriche a distanza, che partiranno nei prossimi giorni, altre 30 ore di laboratori pratici in presenza all’aperto nei prossimi mesi di settembre e ottobre (sempre compatibilmente alle condizioni sanitarie), 5 ore di seminario e un convegno conclusivo. Sono previste anche attività di primo soccorso, dopo le quali sarà rilasciata una certificazione.
«Grazie all’impegno del governo Musumeci – sottolinea l’assessore regionale dell’Istruzione, Roberto Lagalla – si colma una lacuna che riguarda da tempo la fascia scolastica dell’infanzia e della primaria, migliorando le competenze nelle attività motorie, che in questi ordini di scuola restano purtroppo compresse. Si tratta di un elemento fondamentale per educare a una buona qualità della vita e all’armonizzazione corporea».
«La finalità del progetto – dichiara il direttore dell’Usr Sicilia, Stefano Suraniti - è quella di riuscire ad attuare una scuola all’aperto che faciliti l’acquisizione di sane e durature abitudini di vita, la pratica costante di attività motoria, la tutela della salute come pieno benessere fisico, psichico e sociale, l’educazione al tempo libero, il rispetto dell’ambiente naturale».
«È importante cominciare queste attività sin dall’età infantile – aggiunge Giovanni Caramazza, coordinatore del progetto per l’Usr Sicilia – perché consentono di prevenire malattie anche di tipo metabolico».