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17/03/2021 08:05:00

Il "dado è tratto" per il Pd, anche per quello di Marsala

 Alea iacta est. Locuzione latina, tradotta in :"il dado è tratto".

La traduzione più corretta sarebbe "il dado è stato lanciato ". Fu attribuita da Svetonio ,quando Giulio Cesare attraversò il Rubicone dando il via alla seconda guerra civile romana ,che lo fece diventare "dittatore " della repubblica romana. Il modo di dire più conosciuto è sicuramente pertinente alle dimissioni da segretario del PD di Zingaretti, per il quale il partito ha perso indenditá è diventato un luogo di potere e della ZTL ,aggiungo è stato incapace a dare risposte alle istanze delle classi sociali più fragili , per il presidente della Regione Lazio il dado è tratto.

La nuova guida del partito a grande richiesta è stato indicata nell'ex presidente del consiglio dei ministri Enrico Letta. Eletto segretario del partito,quasi all'unanimità, ha tracciato subito le linee su cui intende battersi: salute, legge sulla cittadinanza, spazio ai giovani, stop al trasformismo e attenzione alle alleanze sono alcuni dei punti chiave. Ma ha già assicurato: nelle prossime settimane ci sarà l'occasione per confrontarsi su: "progressisti nei valori, riformisti nel metodo e radicalità nei comportamenti tra di noi".

È questo il Pd che immagina Enrico Letta. Nel suo intervento in assemblea, il nuovo segretario ha tracciato subito le linee su cui intenderà battersi: dallo Ius Soli al voto ai sedicenni, aggiungendo "No a partito del potere" No al trasformismo "Porterò ai presidenti Fico e Casellati una nostra proposta che metteremo insieme per combattere il male del trasformismo parlamentare, credo sia nell'interesse di tutti e la scriveremo insieme agli altri" Sulle alleanze politiche:"dobbiamo costruire un nuovo centrosinistra su iniziativa e leadership del Pd. Parlerò con tutti coloro che sono interessati a un dialogo: parlerò con Speranza, con Bonino, con Calenda, con Renzi, con Bonelli, Fratoianni, con tutti gli altri possibili interlocutori anche nella società.

Questo nostro centrosinistra andrà all’incontro con il Movimento 5 stelle, che sarà guidato da Giuseppe Conte, al quale va il mio saluto affettuoso”, ha assicurato il segretario. Letta ha lanciato i dadi, il Rubicone della politica di sinistra è stato attraversato .

A Lilibeo la classe politica locale ha fatto altrettanto. Dopo le elezioni dell'ottobre scorso il dado era stato tratto. Contemplava un posto di governo alla 9 liste/partiti che sostenevano il sindaco, espressione di Liberi. M. Grillo ,appunto Liberi. Assessori: Ruggieri-Diventerà Bellissima-, Coppola- Noi Marsalesi-, Milazzo- Fratelli d'Italia -, Alagna-Udc-, Galfano Gandolfo e D'Alessandro-movimento Via- . Presidente del consiglio comunale Sturiano -Forza Italia-. I mugugni nella maggioranza continuano ad emergere, la riprova sono gli ultimi consigli comunali. La vicepresidente del consiglio E.Milazzo è stata "accusata" da F. Coppola di neanche aver letto l'atto d'indirizzo che chiedeva la chiusura di Marsala Schola, che altri 7 consiglieri di maggioranza sono propensi alla liquidazione, si citano Accardi- Udc- Ferrantelli e Gerardi. Il sindaco pur essendosi dichiarato favorevole, starebbe per nominare un nuovo CDA, tra i tre competenti una fedelissima di Sturiano, l'ex pluriconsigliera Ginetta Ingrassia. La Milazzo ha rammentato che per adesso sala delle lapidi ha votato democraticamente no perché bisognosa di un approfondimento sulla vicenda, e che il Coppola dovrebbe rapportarsi meglio con il suo referente politico - Stefano Pellegrino-, il dado è tratto, non è "dato" sapere. I dadi furono lanciati dal PD locale, con la richiesta di provvedimento nei confronti dei sei dissidenti, si aprí un vivace discussione -eufemismo-," la montagna ha partorito un topolino, oppure essendo prossimi alla Pasqua si è palesato Ponzio Pilato con un richiamo scritto per i sei disobbedienti. In tempo di pandemia potrebbero essere i cittadini ad attraversare il Rubicone al grido "Alea Iacta Est" come già è accaduto a livello nazionale, potrebbe succedere anche nella nostra città, allora la bomba sociale deflagrerebbe e la sospensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca non depone bene.


Vittorio Alfieri