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25/05/2021 16:00:00

La funivia della morte in un Paese senza controlli

 La funivia della morte. Il mezzo è una tipologia di trasporto a fune, finalizzato alla traslazione di persone o cose i cui veicoli, costituiti da cabine o piattaforme, risultano sospesi ad una fune e vengono trainati da un'altra fune. Domenica 23 maggio, la prima giornata un po' più libera dopo più di un anno pandemico che ci ha condizionato fortemente l'esistenza, sull'impianto che parte da Stresa, cittadina del Verbano sul lago Maggiore, di fronte alle isole Borromee, altri luoghi d'attrazione della zona, con destinazione la vetta del Mottarone a quasi 1500mt, sono morte 14 anime, per la rottura di un cavo e il sistema frenante che non ha funzionato.

Senza retorica e per non dimenticare si riportano l'identità delle vittime. Sono giovani coppie e intere famiglie: queste le vite distrutte. Sette deceduti erano residenti in Lombardia, altri arrivavano dalla Calabria e dalla Puglia. La vittima più piccola aveva 2 anni. Un bimbo di cinque anni lotta tra la vita e la morte all'ospedale Regina Margherita di Torino.

Ecco i nomi e le storie.
Biran Amit, nato in Israele il 2 febbraio 1991 e residente a Pavia
Peleg Tal, nata in Israele il 13 agosto 1994 e residente a Pavia
Biran Tom, nato a Pavia il 16 marzo 2019 e residente a Pavia
Cohen Konisky Barbara, nata in Israele l'11 febbraio del 1950
Cohen Itshak, nato in Israele il 17 novembre 1939
Shahisavandi Mohammadreza, nato in Iran il 25 agosto 1998, residente a Diamante (Cosenza)
Cosentino Serena, nata a Belvedere Marittimo (Cosenza) il 4 maggio del 1994 e residente a Diamante (Cosenza)
Malnati Silvia, nata a Varese il 7 luglio del 1994, residente a Varese
Merlo Alessandro, nato a Varese il 13 aprile del 1992, residente a Varese
Zorloni Vittorio, nato a Seregno, Milano, l'8 settembre del 1966, residente a Vedano Olona (Varese)
Gasparro Angelo Vito, nato a Bari il 24 aprile 1976, residente a Castel San Giovanni (Piacenza)
Pistolato Roberta, nata a Bari il 23 maggio del 1981, residente a Castel San Giovanni (Piacenza)

Non sono state rese note le generalità del bimbo di 9 anni, deceduto al Regina Margherita. Ancora in prognosi riservata il bimbo ferito nell'incidente e dopo il Morandi si ripete una tragedia. Nel frattempo la classe politica nazionale con Salvini propone d'abolire il codice d'appalto, Cantone sarà rabbrividito. Il compromesso potrebbe essere il decreto d'approvare, detto: semplificazioni, ma il PD è critico sulla liberalizzazione dei subappalti, le gare al massimo ribasso e persino l'appalto integrato, che noi marsalesi abbiamo imparato dal nostro sindaco-sic-. Sulle barricate Landini-segretario CGIL-, che denuncia il rischio del provvedimento: scarsa sicurezza per i lavoratori, idem per la qualità del lavoro, corruzione e illegalità da infiltrazione della criminalità organizzata. Condivisibile la volontà di semplificare, e il Generetion UE la richiede, ma la politica deve trovare gli strumenti per i controlli, e rafforzare quelli esistenti. Diversamente assisteremo nuovamente ad una "funivia della morte".

Vittorio Alfieri