La conferenza dei sindaci della provincia di Trapani che si è tenuta il 26 maggio ha delineato la necessità di risposte concrete per i territori nell’ambito dell’assetto della sanità.
A Marsala, l’ospedale Paolo Borsellino è da oltre un anno dedicato al Covid, con una grande sofferenza per tutto il comprensorio che ha visto esami slittare e anche interventi chirurgici. A questo si accompagni il fatto che molti cittadini hanno la necessità di sottoporsi ad esami specifici di controllo e che non possono usufruire delle prestazioni ospedaliere e nemmeno di quelle convenzionate, i laboratori esauriscono il budget quasi subito. Unica soluzione è ricorrere alle visite a pagamento, chi non può permetterselo è costretto a rinunciare alle cure e ai relativi esami di controllo.
Il consiglio comunale cittadino ha sollevato la questione, ha occupato l’aula in segno di protesta, e adesso il sindaco Massimo Grillo chiede che il nosocomio venga ridato alla città con tutti i reparti operativi e senza ulteriore sacrificio.
Alla conferenza dei servizi il commissario dell’ASP, Paolo Zappalà, ha ribadito che dal 10 giugno in poi al secondo piano dell’ospedale ci saranno 20 posti letto per l’attività ordinaria.
A questo si accompagna il vuoto, nessuna parola circa il Pronto Soccorso che è preso d'assalto dai pazienti e che da sempre soffre la carenza di medici, nulla circa l’operatività dei singoli reparti. A Marsala non c’è più senologia, traumatologia, solo per fare degli esempi, e tanti altri reparti sono stati smontati, molta strumentistica è stata trasferita in altri presidi.
Trapani, invece, rivendica il ritrasferimento di Pneumologia, in questo momento a Marsala, e il potenziamento dell’emodinamica.
E’ una guerra tra poveri, ognuno chiede di avere potenziate le proprie strutture ospedaliere, il dato di fatto è che c’è una riorganizzazione aziendale della sanità della provincia che non è quella precedente.
Il commissario Zappalà lo ha fatto intendere diverse volte, gli fa eco anche la deputata dell’UDC Eleonora Lo Curto, che ha diverse volte nei suoi comunicati evidenziato ,che non è più la logica locale che va considerata ma una molto più ampia. È la dimostrazione che sanno dei cambiamenti ma non lo comunicano ai cittadini, cosa più grave che non lo si dica al Primo Cittadino che rappresenta una intera comunità. L’ospedale di Marsala a cosa è destinato? Nessuno lo sa, cosa lapallisiana è che di certo non tornerà alla sua operatività in totale autonomia, non almeno in tutti i reparti. Il cittadino comune si chiede se anche il 10 giugno sarà una data che non verrà rispettata, come tutte le altre legate alla realizzazione del padiglione delle Malattie Infettive.
Il caos nei Pronto Soccorso siciliani è all’attenzione dei deputati pentastellati all’ARS: “Quello che sta succedendo nei pronto soccorso siciliani è inaccettabile, ambulanze in fila, sale d’attesa sovraffollate e pazienti anche nei corridoi. La sanità no- Covid è al collasso, Musumeci renda immediatamente noto e operativo, sempre che ce l’abbia, il piano di riconversione degli ospedali, ora che il virus sta finalmente allentando la presa”