Movimenti politici per le elezioni regionali del 2022, a lanciare le prime frecciatine è l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, che batte bandiera di Fratelli d’Italia.
Il partito di Giorgia Meloni vanta la primogenitura dell’allora candidatura di Nello Musumeci a presidente della Sicilia, e del resto lo stesso governatore è da sempre stato vicino a quella parte politica.
Messina è chiaro: non ci sono le condizioni per indicare un altro candidato presidente, Musumeci ha lavorato bene e deve andare in continuità, ma è determinato anche nei confronti della maggioranza che sostiene l’attuale governatore catanese, idem per gli assessori della giunta: chi ha dei dubbi o pensa di appoggiare un altro candidato presidente farebbe bene, per onestà verso i siciliani, a lasciare la poltrona subito.
Sono dichiarazioni di chi sa perfettamente che la maggioranza si riunisce di volta in volta per discutere delle prossime elezioni e che non c’è una voce unanime su Musumeci.
La strada non è spianata e i partiti hanno un gran da fare. Forza Italia potrebbe virare altrove? L’alleanza parte dalle comunali di Palermo dove gli azzurri, insieme ad altri, scommetterebbero su Roberto Lagalla, attuale assessore regionale, una coalizione ampia che sosterrebbe Lagalla a sindaco di Palermo e poi la stessa coalizione andrebbe a sostenere il candidato alla presidenza della Regione. Si fa sempre più avanti l’ipotesi di una candidatura di Nino Minardo della Lega. A parlare con Minardo un po' tutto il mondo politico, compresi i moderati. I giochi non sono fatti, sarà una estate di lunghe interlocuzioni in cui i forzisti faranno la differenza, il partito di Berlusconi è vivo oltre il 14% solo in Sicilia nonostante le emorragie subite.
Lo stesso Miccichè non si è detto felice di questi cinque anni di governo in cui sono mancate le riforme e in cui è mancata da parte di Musumeci la collaborazione e il dialogo, fidandosi solo di pochi eletti.
Il rientro poi in giunta di Ruggero Razza ha messo altri dubbi all’intera maggioranza. Nel frattempo da Roma l’avvio dei confronti all’interno dei partiti mira a fare ognuno le proprie liste con i propri simboli, così ha più volte sostenuto Lorenzo Cesa dell’UDC. Questo vale anche per la maggior parte degli altri partiti, in Sicilia si giocherà una partita importante.