Chiede il “gratuito patrocinio” ma non ne ha diritto. Per usufruirne ha dichiarato per il 2020, reddito per 5mila euro, mentre le Fiamme Gialle di Isola delle Femmine hanno riscontrato che ha percepito oltre 25 mila euro.
Il gratuito patrocinio, secondo i principi costituzionali di uguaglianza e di diritto alla difesa, dà la possibilità di essere assistiti e rappresentati in giudizio da un legale, anche quando non sono in grado sostenere il relativo costo. In pratica, chi ha un reddito particolarmente basso (non superiore a euro 11.493,82 elevato di euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi), presenta un’istanza corredata dalla documentazione che attesta il possesso dei requisiti necessari per il cosiddetto “accesso gratuito alla giustizia”.
Nel caso scoperto dalla Guardia di Finanza il richiedente l’istanza di patrocinio a spese dello Stato, aveva dichiarato per il 2020 un reddito imponibile pari a €. 5.922,97, diversamente da quanto accertato dai militari della Tenenza di Carini i quali hanno constatato un reddito pari ad €. 25.600,99.
Per tale motivo lo stesso è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per aver attestato falsamente la sussistenza delle condizioni di reddito previste per l’ammissione al beneficio, cosa che prevede la reclusione da 1 a 5 anni di carcere e una multa sino a un massimo di 1.549 euro.
L’attività di servizio conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, a contrasto di coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dalla Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.