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01/08/2021 06:00:00

Bilancio, Armao: "Nessun buco". Referendum giustizia, ok dell'Ars

 E’ stato approvato dall’ARS l'iter per la richiesta del referendum sulla giustizia. L’approvazione è avvenuta a maggioranza assoluta per tutti e sei i quesiti: abolizione della legge Severino, custodia cautelare, separazione delle carriere, poteri dei magistrati laici e togati, responsabilità civile dei magistrati, composizione del Csm.


La Sicilia è la quinta regione d’Italia che approva i sei quesiti referendari sulla giustizia, dopo Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Umbria.
Soddisfatto il presidente della Regione, Nello Musumeci: “ Sono lieto che anche la Sicilia si sia espressa positivamente sulla richiesta di referendum di riforma della Giustizia. L’Ars ha approvato, con convinzione, la richiesta sui sei quesiti in merito. Si fa così più breve il percorso che porterà al pronunciamento della Corte di Cassazione. Io stesso, come esponente politico del centrodestra, nei prossimi giorni mi recherò nei punti predisposti per la raccolta delle firme, sottoscrivendo la richiesta di referendum per una Giustizia più giusta”.

Compiacimento per il disco verde all'Assemblea Regionale Siciliana anche per Tommaso Calderone, capogruppo di Forza Italia: “Una scelta oculata, che si basa sull'art. 75 della Costituzione e sulla possibilità che cinque Consigli regionali possano richiedere l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge. Adesso, visto che da Roma il Parlamento non prende posizione, la parola passerà agli italiani, gli unici a decidere sulla riforma di una tematica tanto delicata quanto necessaria. Abrogazione della legge Severino, abuso sulla custodia cautelare, separazione della carriera dei magistrati, loro piena responsabilità diretta e riforma del Consiglio superiore della Magistratura sono questioni non più derogabili a tutela della democrazia”.

Nel frattempo in Aula i parlamentari di opposizione si dicono preoccupati per le casse della Regione, che pare siano vuote con circa due miliardi di buco. L’assessore al Bilancio, Gaetano Armao, ha parlato di un allarme infondato e che non ci saranno tagli o mancati trasferimenti agli Enti Locali: “Non c’è nessun buco, c’è un tavolo aperto con il governo nazionale per discutere del miliardo di euro che in realtà nessun accordo ci impone di versare a Roma”.

In verità l’ammanco è di170 milioni che vanno trovati a cui si aggiunge il contenzioso di un miliardo di residui con Roma.
Armao ha rassicurato tutti sostenendo che i pagamenti alle imprese e le somme per la Formazione professionale saranno oggetto di un emendamento in commissione Bilancio, l’incremento dovrebbe essere pari a 15 milioni di euro.