Valentina Palmeri, ha lasciato il Movimento 5 Stelle qualche tempo fa e ora anche Attiva Sicilia, si è definita ambientalista e ambienti della politica la danno in quota Cento Passi. Conferma?
La mia scelta di campo per l’ecologia, la difesa dei deboli, la tutela del territori è la base del mio impegno di sempre e ritengo che mi ha votato al di là della sigla voglia da me questo impegno. Ho percorso tratti di strada assieme a miei colleghi sia prima nel gruppo 5S che nel gruppo di Attiva, e ringrazio per la strada percorsa assieme, ma ora è il momento di costruire e creare finalmente una nuova visione a partire dall'ambiente e da temi che siano compatibili con la tutela dei Beni Comuni e dei diritti civili, per questo la mia scelta di aderire ad Europa Verde, la quale prevede la possibilità, come ha detto il Portavoce Nazionale Eleonora Evi, di allearsi con forze del centro sinistra, ma mai come stampelle o partito cuscinetto.
Il prossimo anno si voterà per le elezioni regionali, che giudizio trae di questi cinque anni di governo Musumeci? In particolare la gestione della pandemia ha dato risposte certe ai cittadini?
Il Governo Musumeci pensa al passato, fa battaglie del passato: dagli inceneritori, che non costruisce più nessuno, al Ponte sullo stretto, senza alcuna garanzia sulla fattibilità e senza - prima - aver garantito una viabilità accettabile, specie nelle aree interne, nelle aree rurali e periferiche siciliane, ai grandi parchi solari, che, alterando i nostri suoli agricoli, producono energia pulita che in buona parte viene convogliata all'estero.
La questione climatica pone una sfida essenziale, da cui o se ne esce vincitori o non se ne esce, agli inceneritori opponiamo e proponiamo la proposta, già presentata con un mio ddl, di nuove imprese dove poter recuperare il rifiuto, farlo diventare materia prima e produrre senza inquinare, e, relativamente alla mia provincia, sarebbe ora di non perdere più tempo e realizzare gli impianti pubblici già finanziati con fondi pubblici e che ancora attendono passaggi burocratici della Regione. Mi chiedo come sia possibile che per ogni passaggio burocratico passino anni, per fare un esempio, per l'impianto di compostaggio che dovrebbe sorgere a Calatafimi Segesta non è stata firmata nemmeno la convenzione tra la SRR e la Regione, tutto ciò è colpevole, impantana e blocca proprio quei progetti pubblici che tanto attendiamo e che ci potrebbero far uscire da una perenne emergenza.
Al Ponte opponiamo e proponiamo il rilancio della cantieriestica su base elettrica per potere rimanere in gara a chi già lo è, ai campi fotovoltaici opponiamo e proponiamo un piano energetico rurale e un'agricoltura di qualità che crei reddito e autonomia energetica agli agricoltori, attrattiva enogastronomica per i turisti.
Il M5S ha avuto delle forte emorragie in tutta la Sicilia, si trova in grandi difficoltà. Cosa è cambiato dalla sua fondazione tanto da indurla ad un addio?
Il mio addio al Movimento è avvenuto nel momento più confuso di un leaderismo fine a se stesso in cui i pilastri che ci hanno tanto motivato e dato speranza, le Stelle polari, sono state offuscate e messe da parte per qualche lucina da palcoscenico. Battute a parte, il M5S è indubbio che ha bisogno di una organizzazione che forse adesso si sta compiendo, ma in questo processo si dovrebbero recuperare i valori fondanti, partire da quelli e metterli al centro dell'agenda politica, valori a cui molti miei ex colleghi ancora credono fermamente, e con i quali si sono mantenute convergenze politiche comuni anche all'ars.
Il suo addio ad Attiva Sicilia è dato dal Ddl Edilizia?
Il mio addio ad Attiva è legato ad una non condivisione dell'accordo fatto con Musumeci, io scommetto su prospettive politiche di lungo periodo, anche se questo significa essere, nel breve periodo, su posizioni minoritarie.
Alcamo è chiamata al voto e in molti la danno in appoggio al sindaco uscente, Domenico Surdi. Il centro destra si presenterà spaccato e il Pd ancora non lancia segnali decisivi. Si gioca a carte scoperte, è quasi scontata la riconferma di Surdi?
Il mio appoggio è legato alla considerazione che la coalizione da battere è chi guarda al passato e non ad un vero e nuovo futuro da inventare e realizzare, dalle aeree pedonali e verdi, che devono aumentare non retrocedere, dai trasporti, all’agroalimentare, alla corretta gestione, come vere risorse, dei rifiuti, delle acque reflue, di spiagge e mare pulito ed accessibile a tutti. Chi vorrà impegnarsi veramente ed in modo vincolante in questa direzione, anche con un interessamento e sviluppo concreto all'enoteca regionale, finanziata in seguito alla presentazione ed approvazione di un mio emendamento, o alla nostra riserva naturale, o alle sorti dell'Ospedale di Alcamo, avrà il mio appoggio.