Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
11/08/2021 11:03:00

Coronavirus, Sicilia in allarme. Verso il "giallo" dal 16 Agosto. Ripristinati tutti i reparti Covid 

 Crescono,  tra i non vaccinati, i contagi e i ricoveri in Sicilia. Si va verso la "zona gialla" forse già da lunedì 16. E dalla Regione si cerca di correre ai ripari, riaprendo i reparti Covid, che si stanno riempiendo, purtroppo, di non vaccinati (l'80% dei ricoveri). 

Secondo l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, "l'impennata attuale è frutto, come nella prima ondata, soprattutto di contagi di importazione. I focolai più grandi sono stati rintracciati su siciliani di rientro dalle vacanze nella penisola iberica, a Malta o nel Regno unito. Con loro ha fatto ingresso la variante Delta responsabile dell'accelerazione. Ci sono stati anche tantissimi turisti positivi che abbiamo individuato e isolato nei Covid hotel".

Per evitare la zona gialla, che si basa sul tasso di ospedalizzazione, Razza ha chiesto ai manager delle Asp "di riattivare tutti i reparti della fase emergenziale". Ma il fatto è che manca il personale, come denunciato ieri dal sindacato degli infermieri in riferimento all'ospedale Covid di Marsala. Ne parliamo qui.

Dal 20 Agosto la Regione si prepara a chiudere i Comuni con più contagi:  "Il primo monitoraggio sarà eseguito il 20 agosto. La valutazione epidemiologica terrà conto dell'incidenza del contagio per abitanti e della copertura vaccinale fra over 60 e over 80. Saranno i dipartimenti di prevenzione a proporre le restrizioni anche in base al tasso di ospedalizzazione dei focolai attivi".