Sicilia ancora nella morsa del caldo e degli incendi. Vediamo le principali notizie.
Il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, e il vice ministro del MISE, Alessandra Todde, saranno oggi a Palermo per un confronto concordato con il presidente dell’ANCI Sicilia, Leoluca Orlando, sull’emergenza incendi.
All’incontro, che si svolgerà dalle 10.30 alle 12.00 nella Sala Martorana di Palazzo Comitini, parteciperanno anche i sindaci di tutti i comuni siciliani colpiti dai roghi in queste ultime settimane.
Un equipaggio dell’82° Centro C.S.A.R. (Combat Search And Rescue) di Trapani è intervenuto lunedì per bloccare l’estensione di un incendio sviluppatosi nella zona di Raffadali (AG), località della Sicilia molto nota per la produzione di pistacchio. Il decollo dalla base militare è avvenuto intorno alle ore 18:10: una singola sortita per un totale di circa 2 ore di volo, 17 lanci e quasi 15mila litri di acqua sganciati.
Sempre l’82°Centro C.S.A.R, nella caldissima giornata di domenica 8 agosto, ha contribuito nell’estinguere un incendio divampato nel comune di Poggioreale, in provincia di Trapani. L’incendio si era pian piano esteso fino a raggiungere il comune di Gibellina e lambire la zona dove insiste il Grande Cretto. L’attività di spegnimento si è rivelata particolarmente complessa a causa del forte vento (circa 20 nodi) che ha alimentato le fiamme e reso necessarie 3 sortite per estinguere l’incendio. Sono servite 6 ore di volo e 83 lanci pari a circa 62.000 litri d’acqua per estinguere completamente l’incendio. L’attività è stata svolta in collaborazione con due canadair del Dipartimento della Protezione Civile e due elicotteri di compagnie private.
Infine, ieri, l'equipaggio di Trapani è intervenuto per estinguere un incendio sviluppatosi nelle vicinanze della località Ciminna, in provincia di Palermo.
L’elicottero dell’Aeronautica Militare è decollato poco dopo le 11.00 effettuando 2 ore di volo, 20 lanci e circa 15.000 litri d’acqua, prima di domare completamente l’incendio.
Il vettore, alle 13.20, è rientrato alla base aerea di Birgi dove ha ripreso la prontezza per il servizio antincendi, predisponendosi per l’eventualità di un ulteriore intervento.
MUSUMECI. Sopralluogo del presidente della Regione Nello Musumeci nei Comuni devastati dagli incendi dei giorni scorsi. A bordo di un elicottero della Polizia di Stato, il governatore ha sorvolato le aree delle Madonie e dei Nebrodi interessate dai roghi per rendersi conto direttamente dei danni causati dalle fiamme. A seguire, Musumeci, insieme al capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina, al dirigente generale del dipartimento regionale dell'Agricoltura Dario Cartabellotta e al dirigente generale del dipartimento dello Sviluppo rurale Mario Candore, nella Sala polifunzionale del Comune di Gangi, ha incontrato il primo cittadino Francesco Paolo Migliazzo e quelli degli altri centri del comprensorio: Geraci Siculo, San Mauro Castelverde, Collesano, Scillato, Campofelice di Roccella, Pollina, Castel di Lucio, Mistretta, Nicosia, Valledolmo e Petralia Soprana.
«Ho voluto incontrare i sindaci dei Comuni i cui territori sono stati devastati dagli incendi - ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci - ai quali abbiamo assicurato l’intervento del governo regionale con provvedimenti di sostegno e di ristoro. Abbiamo già dichiarato lo stato di crisi e di emergenza e domani delibereremo la richiesta dello stato di emergenza nazionale- Speriamo che da Roma arrivino segnali positivi. Noi, intanto, attraverso il bilancio regionale, stiamo approntando le risorse per fare fronte alle prime spese necessarie affinché gli agricoltori possano riprendere la loro attività».
Incendi in Sicilia, Musumeci visita le zone più colpite from Tp24 on Vimeo.
Proprio, nei giorni scorsi, infatti, il governo siciliano, nel corso di una seduta straordinaria della Giunta, ha deliberato lo “stato di crisi e di emergenza” per sei mesi a causa dei gravi incendi verificatisi già dalla fine di luglio e del permanente rischio per le prossime settimane, dovuto all’eccezionale situazione meteo climatica presente nell’Isola. Un provvedimento adottato in applicazione della legge regionale n. 13 del 2020. In particolare nelle ultime settimane, la Sicilia è stata interessata da un'eccezionale ondata di incendi, centinaia di roghi nei boschi, nelle campagne incolte e in aree urbane che hanno prodotto gravi danni al patrimonio boschivo, all’agricoltura, all’allevamento e a edifici civili, rurali e industriali. Le alte temperature, previste anche nei prossimi 10, 15 giorni, possono produrre condizioni estremamente favorevoli per l’innesco e la propagazione di altri incendi. Da qui il provvedimento deliberato, con urgenza, dalla Giunta regionale.
Una stima completa di tutti i costi relativi agli interventi improcrastinabili per il ripristino delle condizioni di sicurezza, il ritorno alla normalità e la riduzione del rischio è ancora in corso e si attendono da parte delle varie amministrazioni interessate valutazioni più complete sui costi dei primi interventi e sui danni alle infrastrutture.
Proprio a seguito della dichiarazione dello “stato di crisi e di emergenza”, il governo Musumeci è potuto intervenire a sostegno delle aziende zootecniche per fronteggiare le più urgenti necessità legate alla sopravvivenza del bestiame. Per accedere al beneficio gli allevatori dovranno dichiarare alla Protezione civile siciliana (secondo i dettagli che saranno resi noti nell'avviso pubblico) la superficie a pascolo andata in fiamme, lo stoccaggio di fieno distrutto e il numero di capi detenuti. Saranno ristorate anche le spese necessarie al ripristino delle recinzioni delle aree destinate a pascolo. Dopo una rapida verifica dell'Ispettorato agrario competente (che dovrà avvenire entro 24 ore), la Protezione civile provvederà ad accreditare la somma necessaria.