La Corte d’appello di Palermo ha reintegrato in azienda un dipendente licenziato per non aver informato il datore di lavoro della possibilità di un contagio da Covid.
L’uomo, secondo l’accusa, non aveva informato immediatamente il datore di lavoro che la moglie aveva avuto un contatto con una collega, risultata positiva al Covid-19. Il lavoratore si era messo in isolamento fiduciario ma non aveva avvisato subito l’azienda della situazione di rischio.
Il tribunale palermitano in primo grado aveva ritenuto illegittimo il licenziamento, l’azienda si era appellata ritenendo grave l’inadempimento del lavoratore, visto che la violazione dell’obbligo di quarantena era tutelato penalmente dai reiterati Dpcm emergenziali emanati a causa della situazione pandemica. La Corte d’appello il luglio scorso ha confermato l’illegittimità del licenziamento.