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16/08/2021 06:00:00

Continua a bruciare la Sicilia. La pista del fotovoltaico

 Continua a bruciare il Sud. L’Italia è assediata da caldo e incendi che stanno provocando danni molto seri. Nei giorni scorsi una squadra della Protezione civile di Piacenza (composta da 5 volontari abilitati allo spegnimento di incendi di bosco) è partita per la Sicilia, insieme al contingente Emilia-Romagna (composto da 35 volontari tra le varie province). Stanno operando a contrasto degli incendi che stanno interessando i territori siciliani, facendo base a Catania. Il turno, iniziato il 10 agosto, terminerà il 18 agosto.

Dietro l’emergenza incendi in Sicilia, dalle indagini della commissione regionale Antimafia, emerge la pista del business fotovoltaico. Alcuni proprietari terrieri hanno riferito di essere stati avvicinati da intermediari che hanno chiesto la cessione dei campi per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici (che stanno soppiantando quelli agricoli). È ancora un’ipotesi, dunque da verificare, ma non è da escludere che qualcuno abbia valutato che i terreni arsi dal fuoco diventano inutilizzabili e, dunque, più facili da cedere. E che, come ha osservato Fabio Venezia, sindaco di Troina, parlando con Repubblica, «mettere in difficoltà il comparto agricolo e indebolire il sistema delle aziende locali per spingere a fare altro potrebbe essere una strategia». Sono in piedi anche altre piste, dalla criminalità organizzata agli allevatori, dagli speculatori edilizi ai forestali precari, ma il fotovoltaico, oggi, è un business molto interessante.

I presidenti di Anci Sardegna, Sicilia e Calabria scrivono al premier Mario Draghi per sollecitare un tavolo politico-istituzionale col governo sugli incendi. Emiliano Diana, Leoluca e Marcello Manna hanno indirizzato anche ai ministri dell’Interno, dell’Economia, delle Politiche agricole, della Transizione ecologica e per il Sud la richiesta di "un’azione energica di contrasto al fenomeno degli incendi che investa anche gli aspetti pedagogici e di educazione ambientale e il necessario rafforzamento dei sistemi di prevenzione, d’intervento e di lotta attiva al fuoco".

I roghi "ancora in corso", scrivono i tre presidenti al Governo, "nei nostri territori hanno bruciato e bruciano migliaia di ettari di boschi, di foreste, di terreni agricoli; incendi che hanno causato vittime, devastato il paesaggio, ucciso animali, distrutto aziende, flagellato gli ecosistemi e la biodiversità2.


"Occorre orientare robusti investimenti sull'ambiente, sul paesaggio, sulle aree montane e le 'terre alte', sui boschi e sulle politiche forestali, sui parchi e le aree protette", propongono Anci Sardegna, Sicilia e Calabria, "sulla ruralità, sul contrasto all’abbandono dei paesi, delle aree interne, delle aree lasciate incolte ai fini di prevenzione degli incendi, delle terre agricole che possono trovare nel Pnrr e nella Programmazione Europea 2021-2027 strumenti adeguati, se condivisi con le comunità locali e le loro rappresentanze, in grado di invertire la rotta".

ARRESTI.  I carabinieri in Sicilia hanno arrestato due allevatori di Buccheri, in provincia di Siracusa, con l'accusa di incendio boschivo. Il gip ha disposto il carcere.

I due, padre e figlio di 60 e 27 anni, sono ritenuti responsabili di alcuni dei roghi che hanno devastato le campagne intorno a Buccheri nel mese di luglio. Secondo quanto ricostruito nel corso dell'indagine dell'Arma, sotto la direzione della Procura di Siracusa, i due allevatori in almeno due occasioni avrebbero appiccato incendi con l'obiettivo di ampliare le terre di pascolo per il proprio bestiame e risparmiare sulle spese per l'acquisto del foraggio. L'azione dei due, originari della provincia di Catania ma titolari di un'azienda con sede a Buccheri, è stata ricostruita grazie a pedinamenti e intercettazioni. Proprio in alcune di queste conversazioni tra padre e figlio, gli investigatori avrebbero registrato l'intenzione di due di appiccare un grosso incendio nel giorno di Ferragosto.

I militari dell'Arma, su disposizione della Procura di Siracusa, hanno trasferito i due uomini nella casa circondariale di Siracusa. Nel corso delle perquisizioni effettuate in alcune zone rurali ritenute di interesse dai fermati, sono stati trovati due fucili e 200 cartucce di vario calibro mentre nell'auto dei due è stata trovata una tanica di gasolio.

MUSUMECI. Un ringraziamento a tutti volontari di protezione civile impegnati in Sicilia in questa stagione caratterizzata dalle emergenze incendi e Covid. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci oggi pomeriggio ha accolto a Palazzo Orlèans il capo della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio per incontrare una quarantina di operatori, in rappresentanza delle 7 colonne mobili provenienti da fuori regione e delle organizzazioni di volontariato siciliane più rappresentative nell’attività di spegnimento incendi. Presente anche il direttore generale del dipartimento della protezione civile regionale, Salvatore Cocina.

«Ho voluto ringraziare le squadre accorse da diverse parti d’Italia per sostenere il nostro personale nella lotta all’infernale fronte degli incendi - ha detto Musumeci - ma un sincero ringraziamento va anche alle risorse umane regionali della forestale, della protezione civile, agli amministrativi e ai funzionari, ai sindaci. A tutti coloro che sono riusciti a fare rete affinché i danni di una calamità, che non si conosceva in queste dimensioni, potessero essere contenuti. Facciamo esperienza per il futuro. Stanno cambiando il clima e i comportamenti dell’uomo. Perciò dobbiamo sederci attorno a un tavolo, Regione e Stato, e capire cosa serve. Noi - ha concluso il governatore - faremo la nostra parte in termini finanziari e di organizzazione interna. Ma serve l’intervento di Roma».

«Grazie a chi è venuto da fuori - ha aggiunto Curcio - così come ai siciliani che sono andati in altre parti d’Italia in differenti occasioni di bisogno. Alla luce delle emergenze in corso è necessario approfondire una riflessione sulla formazione del volontariato, su come affrontare la difesa del bosco, ma anche accrescere le occasioni di gemellaggio e favorire la contaminazione di diverse esperienze. Sono fiducioso e faremo quanto necessario perché tutto questo avvenga».

A fare gli auguri di un sereno Ferragosto a tutti i volontari è stato anche Cocina. «Ringrazio - ha detto - anche chi è venuto in Sicilia per aiutarci a fronteggiare gli incendi e per lo scambio di conoscenze che sicuramente ha arricchito il nostro volontariato».

 

 

Incendi, Musumeci ringrazia i volontari della Protezione Civile from Tp24 on Vimeo.