Anche i genitori che entrano a scuola per prendere i figli o effettuare l’inserimento dovranno avere il green pass. Lo prevede il decreto approvato dal governo.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto che impone la certificazione per i lavoratori della scuola, dell’università e le Rsa. Nelle Rsa scatta l’obbligo vaccinale dal 10 ottobre per chi accede alle strutture Rsa per lavoro.
Il decreto approvato oggi impone ai lavoratori che entrano nelle scuole, nelle università e nelle Rsa il possesso del green pass. Si parla dei dipendenti delle ditte di pulizia, delle mense, di chi deve effettuare lavori di manutenzione.
Nella bozza del decreto è scritto: «Fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica, chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde. La disposizione di cui al primo periodo non si applica ai bambini, agli alunni e agli studenti nonché ai frequentanti i sistemi regionali di formazione, ad eccezione di coloro che prendono parte ai percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori».
«Nel caso in cui l’accesso alle strutture sia motivato da ragioni di servizio o di lavoro, la verifica sul rispetto delle prescrizioni», oltre che dai dirigenti scolastici «deve essere effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro».
Dal 10 ottobre obbligo vaccinale nelle Rsa
Nella norma sulle Rsa è scritto: «Dal 10 ottobre 2021, fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, l’obbligo vaccinale previsto si applica altresì a tutti i soggetti anche esterni che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa nelle strutture Rsa».
Personale scolastico e studenti universitari
È in vigore l’obbligo di avere il green pass per tutto il personale scolastico e universitario e per gli studenti universitari.
Il controllo è affidato ai dirigenti scolastici.
La mancanza di green pass è considerata assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro viene sospeso, e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso.