Novità sull'emanazione dei decreti attuativi del Parco Nazionale delle Egadi e del Litorale Trapanese, istituito con legge nel lontano 2007. Durante l’ audizione di ieri in Commissione Ambiente della Regione Siciliana per bocca dell’assessore all'Ambiente e al Territorio Salvatore Cordaro, si e’ appreso che la Regione ha avuto il preciso mandato da parte del Ministero della Transizione ecologica di posticipare l'iter successivamente a quello per l'attuazione degli altri parchi nazionali in Sicilia, tra questi quello degli Iblei, che si trova in fase avanzata di definizione. Una interruzione, una volta tanto non negativa.
Sarà possibile in questo modo di definire meglio e valorizzare il prestigioso riconoscimento ricevuto dalle Egadi nel 2019, in base al quale sono state inserite nelle Aree marine protette di importanza Mediterranea, potendo godere di conseguenza di una protezione di rango internazionale previsto dall'UN Enviroment Programme (Programma ONU di protezione dell'ambiente). Un’occasione questa da sfruttare positivamente, trasformandola in un buon punto di ripartenza per ridisegnare correttamente il Parco.
A sostenerlo e’ l’onorevole Valentina Palmeri. La deputata regionale dei Verdi ha sottolineato che il Parco, deve eventualmente integrare, senza assorbirla, l’Area marina protetta delle Egadi, cosa che non era stata esplicitamente prevista e integrata nella legge di istituzione del Parco stesso. "Ora e’ giunto il momento per poterlo fare. Questa interruzione, se da un lato non è un dato positivo, dall'altro permetterà di meglio definire e valorizzare l'alto riconoscimento dato alle Egadi nel 2019", conclude Palmeri.
Franco Ciro Lo Re