Si è svolto giovedì 24 febbraio ad Alcamo, presso il Centro Congressi Marconi, il Consiglio Comunale in seduta straordinaria e aperta per discutere sulle “Problematiche relative al presidio ospedaliero di Alcamo”.
Tra i partecipanti, oltre al primo cittadino alcamese, i sindaci dei Comuni di Castellamare del Golfo e di Calatafimi Segesta, e il Comitato 'Alcamo 32'.
Presente anche l’onorevole Valentina Palmeri, deputato regionale dei Verdi - Europa Verde, che da diversi anni si e’ adoperata per frenare l’ulteriore depotenziamento del nosocomio evitando la chiusura di alcuni reparti.
Nel corso dell’incontro, varie sono state le riflessioni emerse accompagnate da alcune proposte operative. Ma non sono mancate le accuse nei confronti dell'azienda sanitaria trapanese.
Relativamente alle proposte, la deputata verde ha sottolineato come nel corso degli anni e’ intervenuta spesso in difesa del presidio ospedaliero di Alcamo, chiedendo audizioni, incontri in assessorato, presentando atti ispettivi.
Ricordando che il depotenziamento del nosocomio risale a diversi decenni addietro, a causa ad ingiustificate scelte politiche e tecniche, che determinò la chiusura di diversi reparti e, conseguentemente, la riduzione di posti letto, trasferimenti di medici presso altri ospedali.
Provvedimenti che hanno messo in difficoltà la struttura ospedaliera cittadina. Invertendo in questo modo il sistema, invece di rispondere alle esigenze dei cittadini, si e’ preteso e si pretende che i cittadini debbano emigrare per coprire antiche incongruità politiche .
“Tuttora la situazione è difficile” – ha continuato Valentina Palmeri – “con diversi reparti, come Psichiatria e chirurgia, che hanno rischiato di chiudere in più occasioni perché costrette a turni massacranti. I cittadini oggi sono spesso costretti a rivolgersi presso altre strutture, spesso dell'Asp di Palermo, difatti aumentando disservizi e la spesa sanitaria della nostra ASP. Al contempo, in seguito alla conversione dell'ospedale di Partinico in 'Covid-hospital', si rivolgono al nostro piccolo nosocomio cittadini anche della confinante provincia di Palermo”.
Per la deputata verde occorrerebbe prospettare una revisione dei distretti sanitari ed individuare un distretto dell’area del Golfo. Del resto, con l'ampliamento del distretto ad altri comuni del Golfo, si prenderebbe atto della realtà già operante, in quanto il nosocomio alcamese già da tempo e’ al servizio di diversi comuni. Non solo quelli del distretto che comprende Alcamo, Calatafimi Segesta e Castellammare del Golfo, ma anche diversi comuni dell'area costiera della provincia di Palermo.
“Questo potrebbe consentire” – sostiene la deputata dei Verdi - Europa Verde Valentina Palmeri – “di ripristinare i reparti sottratti in passato senza un'adeguata giustificazione tecnica, reparti ormai stabilmente trasferiti in altri ospedali, o quantomeno di riaprire la discussione sul reale fabbisogno territoriale e sui numeri e le necessità di un'area di Golfo soggetta ad enormi fluttuazioni demografiche stagionali dovute al turismo,
soprattutto nelle more della realizzazione del nuovo ospedale di Alcamo.”.
Tra breve la proposta sarà depositata presso la Commissione Sanità dell'Assemblea regionale.
“Ma prima della discussione all'Assemblea Regionale” – conclude Palmeri – sarebbe auspicabile anche un confronto nel merito con i consigli comunali dei tre comuni del distretto che comprende Alcamo, Calatafimi Segesta e Castellammare del Golfo.”
Franco Ciro Lo Re