Quando e come saranno stabilizzati i 9mila lavoratori della sanità siciliana assunti nel 2020 per fare fronte all’emergenza Covid. E’ questa la partita che si sta giocando all’assessorato regionale. Dei 9 mila, sarà più semplice per infermieri, lo sarà, invece, meno per medici, tecnici e amministrativi.
La politica preme per la stabilizzazione di tutti, ma l’assessore Razza ha detto che ancora non c’è un percorso da seguire e che dovrebbe essere approvato la settimana prossima dalla giunta regionale e ha chiesto per questo un parere alla commissione parlamentare.
Sono quasi 4 mila gli infermieri e per loro ci sono molte più possibilità in base alla norma nazionale approvata a dicembre che prevede un percorso di stabilizzazione e a loro favore va il fatto che gli ospedali siciliani sono al corto di organico.
I medici anti Covi sono invece 1.945 e per loro la stabilizzazione è molto più complessa, con paletti e il passaggio per le riserve nei concorsi. Razza si chiede che tipo di contratto si può fare nell’attesa dei concorsi.
Per tecnici e amministrativi - sono circa 3 mila , sarà necessaria una soluzione nuova. «Entro il 15 ci sarà una circolare dell’assessorato che detterà le nuove procedure» assicura Razza, consapevole che il 31 scadranno i contratti attuali. Una cosa è sicura, in commissione è stato chiarito che una volta con contratti a termine di categoria e non d’emergenza, verranno ridotti i compensi attuali, anche di parecchie migliaia di euro per i precari Covid.