Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/03/2022 04:00:00

Bando regionale per le apparecchiature elettromedicali , la Fiom "non rispettata la legge"

"La Regione Siciliana, nella stesura del bando per la gestione e la manutenzione delle apparecchiature elettromedicali degli ospedali, non ha rispettato l’articolo 50 del codice degli appalti pubblici e il Contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici che prevede, per le aziende subentranti, la salvaguardia dei livelli occupazionali".

A denunciarlo è il segretario provinciale della Fiom Cgil Giuseppe Favara che con una nota, inviata due settimane fa ma ancora priva di riscontro, ha chiesto un incontro agli assessori regionali alla Sanità Ruggero Razza e al Lavoro Antonio Scavone.
"Riteniamo molto grave - dice il segretario provinciale della Fiom Cgil Giuseppe Favara - questo atteggiamento di chiusura e di indifferenza degli Assessori regionali nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro".

In particolare, il bando di gara regionale, pubblicato lo scorso 16 febbraio, riguarda i servizi integrati di gestione delle apparecchiature elettromedicali delle Asp, degli ospedali e dei servizi degli studi convenzionati.

"La scelta - dice il segretario Giuseppe Favara - di omettere nel bando la clausola sociale per la riassunzione dei lavoratori del precedente appalto è non solo sbagliata, ma contro le regole di legge".

Per la Fiom Cgil, inoltre, "la salvaguardia dei livelli occupazionali nel cambio di appalto tutela le lavoratrici, i lavoratori e le strutture sanitarie beneficiarie dei servizi, che hanno interesse ad avvalersi della professionalità e dell’esperienza dei tecnici che, da anni, operano con perizia nel settore".

La Fiom Cgil annuncia, infine, che nei prossimi giorni programmerà iniziative di protesta volte a salvaguardare il futuro occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi integrati.