Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/04/2022 04:00:00

Concorsopoli ad Alcamo, revocate altre due misure cautelari

 Dopo la revoca dei domiciliari a Francesco Renda, agente di polizia, e la revoca del provvedimento di obbligo di dimora per il segretario generale Usip Vittorio Costantini, questa volta è toccato ad altri due indagati nell’inchiesta concorsopoli di Alcamo, avere revocate le misure cautelari.

Si tratta di Alessio La Colla, a cui è stata revocata totalmente la misura cautelare dell’obbligo di dimora. Per il gip Corleo non c’erano più le esigenze cautelari poiché La Colla non ha incarichi in enti pubblici e fa il muratore. Per un altro indagato Davide Castrogiovanni, il gip ha revocato l’obbligo di dimora, modificandolo con obbligo presentazione alla polizia giudiziaria.

L’inchiesta sui concorsi truccati ad Alcamo, vede indagate 14 persone. Di queste, tre sono finiti agli arresti domiciliari e per dieci era scattato l’obbligo di dimora. In carcere, invece, è finito Giuseppe Pipitone, dirigente dei vigili del fuoco e responsabile di una scuola di formazione, dedita alla preparazione dei futuri allievi del corpo nazionale dei vigili del fuoco. Giacalone è ritenuto il principale organizzatore del sistema, un vigile del fuoco di Alcamo in servizio a Catania, Giuseppe Pipitone, che faceva parte di una sottocommissione d’esame.