Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
22/04/2022 06:00:00

Caro bollette Isole Minori. Oggi manifestazione a Pantelleria, il sindaco delle Egadi: "Cittadini subiscono sopruso"

 Il caro vita sta colpendo tutte le regioni italiane, ma le isole minori soffrono di più. L’Isola di Pantelleria e le Egadi protestano contro il caro bollette. Questa sera i cittadini di Pantelleria scenderanno in piazza Cavour, alle 19:00, dopo aver costituito il “Comitato Caro Vita Pantelleria”, per manifestare contro il caro energia. Alle Egadi, invece, è il sindaco Francesco Forgione che si fa portavoce dei suoi concittadini, chiedendo un intervento forte al governo regionale e nazionale. 

“Oggi manifestiamo contro il caro vita che per noi delle isole è ancora più caro rispetto al resto d’Italia – ci dice Alice Bernardo, del comitato Caro Vita Pantelleria -. Il carburante costa due euro e 20 centesimi al litro, ci sono due distributori che non si fanno concorrenza. Sono arrivate bollette della luce da 1800 euro per un bimestre, le bollette dell’acqua, anziché essere consegnate ogni tre mesi, sono state consegnate alle famiglie dopo un anno e anche lì ci sono cifre molto salate. Noi di Pantelleria – continua la Bernardo - non abbiamo gli stessi servizi che ci sono sulla terraferma e in più gli stipendi sono uguali a quelli di tutta Italia e non possiamo immaginare di poter pagare tutte queste spese con un turismo di pochi mesi. Ora si tratta di vita o di morte, se a livello nazionale sono già insostenibili queste bollette, nelle isole diventa impossibile per le famiglie e in più per noi oltre all’aumento dei prodotti, il cibo ad esempio, c’è l’aumento dovuto alla nostra insularità.

La società elettrica di Pantelleria ha cercato di rispondere alle vostre osservazioni ma non vi ha convinto.

"Tutto dipende dall’Arera, attaccare la Smede è difficile, l’unica cosa che possiamo rimproverare alla Smede è di non averci avvisato di questo grande aumento, visto che queste tariffe vengono decise alcuni mesi prima. Si poteva fare un comunicato e prepararci prima, anche a cambiare abitudini, perché con l’elettricità è anche una questione di abitudini".

Il sindaco di Pantelleria Vincenzo Campo a fianco dei manifestanti  - "L’Amministrazione Comunale appoggia la protesta dei cittadini panteschi che si terrà in Piazza Cavour venerdì 22 aprile alle 19.00 contro il caro bollette. Gli avvocati dell’Associazione Konsumer avranno anche un incontro con il Vicesindaco sabato 23 aprile e una delegazione di cittadini che illustrerà la petizione da presentare ad Arera e potrà incontrare anche la delegazione di Senatori della Repubblica che sarà sull’isola proprio da sabato 23 aprile. Se il caro bollette riguarda l’intera nazione, è pur vero che già gli isolani sopportano altre tariffe maggiorate (vedasi ad esempio il carburante) rispetto al resto d’Italia e questo ulteriore salasso mette in grave difficoltà molte famiglie che si trovano bollette equivalenti ad uno stipendio. Seppur consci che il Comune non abbia poteri decisionali o di intervento in merito alle tariffe applicate, questa Amministrazione ha già avviato ad inizio aprile diverse interlocuzioni con i Ministeri competenti per cercare una soluzione che venga incontro ai cittadini panteschi. Il nostro auspicio è che anche le altre isole minori si uniscano alla nostra protesta presso le istituzioni ed inizino un percorso comune per poter far sentire le nostre voci in modo forte e concreto".

La replica della S.MED.E. PANTELLERIA S.p.a., la società di produzione e distribuzione dell'energia elettrica sull'isola - "Le tariffe di tutti gli utenti del territorio nazionale appartenenti al “Servizio Elettrico Nazionale - Servizio di maggior tutela”, compreso quindi anche gli utenti serviti dalle reti elettriche non interconnesse con la rete elettrica Nazionale, come Pantelleria, Lampedusa e le altre Isole minori, sono stabilite e regolamentate dallo Stato tramite l’ARERA (Autorità di Regolamentazione per l’Energia Reti e Ambiente). La tariffa applicata è quella relativa al mercato tutelato. La stessa viene aggiornata ogni tre mesi; i Distributori come S.Med.E. Pantelleria S.p.A., non possono fare altro che applicarla senza possibilità di alcuna modifica. Nell’ultimo anno una serie di eventi hanno determinato una crescita della tariffa. Per maggiore chiarezza, in merito all’evoluzione della tariffa, al link sotto riportato si allega: Pubblicazione ARERA del 30/12/2021 che riporta l’aggiornamento nel dettaglio della tariffa nel 1° Trimestre del 2022 e in ultima pagina il grafico dell’evoluzione della tariffa dal 1° trimestre 2013. Lo Stato ha previsto dei Bonus Sociali, a questo link per il collegamento al sito dell’ARERA per accedere direttamente. La nuova modalità di erogazione del bonus è operativa, secondo le previsioni della delibera ARERA n.63/21 e s.m.i., dal secondo semestre 2021, con accredito in bolletta. A breve dovrebbero essere rese note le disposizioni per accedere ai dati informatici per il 2022 e alle modalità di rimborso per il 2° semestre del 2021".

Alle Egadi contro il caro bollette, il sindaco Francesco Forgione chiede l’intervento dell’Anci, del Codacons ma anche del Governo regionale e nazionale. "I costi sono insostenibili e non c’è alcuna possibilità di alternativa al regime di monopolio, con centrali private in regime di esclusività. A differenza del resto dell’Italia, non si può cambiare gestore e scegliere il più conveniente. Ed è per questo che chiediamo un intervento da parte dell’Anci, del Codacons, del Governo regionale e del Governo nazionale a tutela delle condizioni economiche e sociali già precarie e difficili per chi vive nelle piccole isole tutto l’anno e rischia una condizione di ulteriore impoverimento".


E del caro vita abbiamo parlato con il sindaco delle Egadi. Forgione: Le Isole pagano un prezzo doppio. Noi  come associazione dei Comuni delle Isole Minori, abbiamo chiesto al Ministro Carfagna di avere un riconoscimento per le Isole Minori come le aree interne del Paese, ciò consentirebbe di partecipare a bandi e di avere accesso a finanziamenti. Serve una iniziativa dei governi regionali e nazionali e della politica. La vicenda delle bollette è pesantissima per le famiglie. Mi arrivano decine di mail e molte persone che mi incontrano mi dicono che hanno ricevuto bollette da cinquecento, seicento, ottocento euro e la cosa diversa rispetto al Paese è che, se un cittadino vuole cambia gestore elettrico, per una offerta più vantaggiosa, ovunque lo può fare da noi no perché siamo in regime di monopolio. La società elettrica si difende dicendo che le tariffe le fa l’Arera, questo è vero, ma in un regime di monopolio ciò costringe i cittadini a dover subire un sopruso e lo stesso avviene nei trasporti, dove e ci si affida alla generosità del vettore, se vuole concedere o meno lo sconto per i nostri concittadini.

Una prima cosa concreta da fare quale potrebbe essere?

Intanto definire un tetto e un calmiere rispetto agli aumenti nelle isole, perché questo ci consentirebbe di essere livellati con chi ha, nella libertà del mercato, anche la possibilità di scelta che noi non abbiamo.

Forgione se pensiamo al caro energia, non possiamo che pensare alle tante pale eoliche o al fotovoltaico nel nostro territorio, però poi siamo così tanto dipendenti dal gas o dal petrolio, c’è qualcosa che non torna. C’è molta speculazione in atto?

Sì, si pagano anni e anni di politica energetica subalterna alla Russia. La svolta energetica arriva molto in ritardo, chi ha governato ha avuto un filo diretto con la Russia di Putin e oggi la guerra sta cambiando il paradigma per tutti. Anche l’accelerazione fatta sulla svolta green con il PNRR diventa urgente, però anche questa non può essere frutto di ipocrisia. Servirebbe una riflessione serena. Noi facciamo una riconversione elettrica di tutta la mobilità sulle nostre isole ma poi l’elettricità sulle nostre isole viene prodotta con il gasolio. Questa è una contraddizione non da poco. Abbiamo milioni di euro per riconvertire in mezzi elettrici ma poi l’elettricità che arriva nelle colonnine viene prodotta da una centrale a gasolio fortemente inquinante. Non si può pensare ad una autosufficienza totale. Io escludo l’eolico, finché ci sarò io sindaco, quelle orribili pale che hanno devastato il territorio di mezza Sicilia, sulle nostre isole non e ne vedranno, ma il fotovoltaico, ovviamente, comporta problemi e molti spazi. A quel punto subentra il problema della Soprintendenza e del piano paesaggistico. Sono materie molto complesse che andrebbero affrontate fuori dalla propaganda e dalle tifoserie. Noi stiamo facendo una grande sforzo, abbiamo ottenuto forti finanziamenti con il progetto delle isole green, per convertire a livello energetico tutti gli edifici pubblici, le scuole, lo stabilimento Florio e sostenere la riconversione dei privati, ma poi dobbiamo essere onesti e sapere dove dobbiamo arrivare: puntare all’illuminazione pubblica con il solare, ma sappiamo che ci vorranno degli anni. In questa fase di transizione non possono essere i cittadini a pagare, con queste bollette salatissime.