11,10 - Commerciante a disposizione dei boss. Cesare Ciulla, 62 anni, viene considerato tale dai magistrati. Oggi è finito in carcere nell'operazione "Sottoveste" della guardia di finanza di Palermo che ha portato alla luce una serie di rapporti fra il mondo dell'imprenditoria e cosa nostra. Per Cesare Ciulla l'accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia aggravata dall'aver agito per agevolare cosa nostra.
I negozi sotto la lente dei finanzieri sono quelli di Ciulla, titolare della catena di negozi Hessian e di un punto vendita Yamamay all'interno del centro commerciale Conca d'Oro. Ma sono anche altre le attività a lui collegate: è titolare di fatto della Due H srl, Primaria valigeria Quattrocchi srl, Intimoda Group srl.
Non è la prima volta che i Ciulla vengono toccati da un'indagine di mafia. Nel 2010 Cesare e Diego furono accusati da altri commercianti di essere i referenti dei boss per la raccolta del pizzo. A parlare di loro anche il collaboratore di giustizia Manuel Pasta, braccio destro del capo mandamento di Resuttana. Una accusa per la quale Diego Ciulla, nel 2012, fu condannato a 12 anni. Mentre lo scorso novembre Cesare Ciulla, la figlia Noemi e la moglie Patrizia Giannettino finirono ai domiciliari per bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio al termine di un'inchiesta della finanza riguardante proprio i negozi Hessian.
In carcere è finito anche Giuseppe Calvaruso, 45 anni, Palermo, ritenuto socio occulto della Intimoda Group srl, indagato per intestazione fittizia aggravata dall'aver agito per agevolare cosa nostra.
Arresti domiciliari per Giovanna Calvaruso, 42 anni e sorella di Giuseppe, ritenuta socio occulto della Intimoda Group srl, indagata per intestazione fittizia aggravata dall'aver agito per agevolare cosa nostra. Diego Ciulla, 61 anni, fratello di Cesare e titolare di fatto della H Passi e Passetti srl e della Eich Store srl, indagato per intestazione fittizia.
L'interdittiva ad esercitare attività imprenditoriale per un anno è stata disposta nei confronti di Samuele Anzalone, 27 anni di Palermo, rappresentante legale della Intimoda Group srl, indagato per intestazione fittizia; Stefano Ganci, 28 anni, rappresentante legale H Passi e Passetti srl, indagato per intestazione fittizia; Pietro Castagna, 61 anni, rappresentante legale della Eich Store srl, indagato per intestazione fittizia. Anzalone, Ganci e Castagna sono considerati tutti e tre prestanome di Ciulla.
07,00 - Avrebbero consentito a Giuseppe Calvaruso, ritenuto il reggente della famiglia di Pagliarelli, di infiltrarsi in una serie di attività commerciali attraverso una impresa edile che sarebbe stata realizzata ad hoc per gestire una serie di ristrutturazioni nella catena di importanti marchi.
Con l'operazione Sottoveste i finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione ad un'ordinanza emessa dal gip di Palermo, su richiesta della Dda, nei confronti di 7 persone, di cui 2 in carcere, 2 ai domiciliari e 3 destinatari della misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriali per un anno.
Sono accusati, a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia con l'aggravante di aver agito al fine di agevolare cosa nostra. Con lo stesso provvedimento il gip ha disposto il sequestro preventivo di 5 società nel settore della vendita a dettaglio di capi d'abbigliamento, intimo ed accessori e dei relativi 13 punti vendita di intimo con sede a Palermo, Cefalù e Favignana, oltre a un'autovettura nella disponibilità degli indagati, per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro.
Oltre al boss Calvaruso è stato arrestato l’imprenditore Cesare Ciulla, 61 anni, il patron di una catena di negozi Hessian che si occupa di abbigliamento e accessori. Ciulla avrebbe offerto al boss Calvaruso spunti e contatti per nuovi affari.
L’indagine della Guardia di finanza ha scoperto che Ciulla e Calvaruso sarebbero stati pure soci nella “Intimoda group srl”, che gestisce un punto vendita con insegna Yamamay all’interno del centro commerciale Conca d’oro.
Ai domiciliari sono andati il fratello di Cesare Ciulla, Diego, e la sorella di Calvaruso, Giovanna, anche loro indagati per intestazione fittizia. Stesso reato contestato a Samuele Anzalone, Stefano Ganci e Pietro Castagna, tutti ritenuti prestanome di Cesare Ciulla, per loro è scattata una misura interdittiva, per un anno non potranno esercitare l’attività imprenditoriale.
Sequestrate cinque società e di 13 punti vendita. Il provvedimento riguarda “Intimoda group srl” (e il negozio Yamamay all’interno del Conca d’Oro), “H passi e passetti srl” (con gli Hessian di via Sciuti 18 e 24 e il negozio Yamamay di Favignana), “Eich store srl” (con il punto vendita di via Roma 505), “Due h srl” (con due Yamamay, via Sciuti 35, a Palermo, e corso Ruggero 41 a Cefalù), “Primaria valigeria Quattrocchi srl” (con cinque negozi Hessian: via Sciuti 8, 10 e 32, viale Strasburgo 248, via Roma 241 e un negozio Quattrocchi, in via Maqueda 463).
Dalle indagini è emerso che Ciulla avrebbe affidato a Calvaruso delle commesse per fare lavori di ristrutturazione all'interno suoi negozi. E poi gli avrebbe passato somme di denaro, per l’assistenza dei carcerati del clan di Pagliarelli.