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21/10/2022 06:00:00

Collegamenti con le Isole Minori, i sindaci incontrano Schifani. La Regione pubblica il nuovo bando

Continua a tenere banco in Sicilia e nelle Isole minori il problema della continuità territoriale, non più garantita ai cittadini delle comunità isolane siciliane. Questo è stato il tema dell'incontro tra i sindaci rappresentanti delle isole e portatori degli interessi delle stesse località e il nuovo Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. La Regione intanto ha pubblicato il nuovo bando per i collegamenti con le isole, tramite navi, e aperto le offerte per i collegamenti in aliscafo.

I Sindaci di Favignana, Lampedusa, Leni, Lipari, Santa Marina Salina e Ustica hanno rappresentato i disagi a cui sono sottoposte le comunità isolane, visto che non viene più garantita in maniera sufficiente la continuità territoriale.

Il Presidente Schifani ha assicurato che le ulteriori riduzioni programmate per il prossimo mese di novembre non saranno attuate e che affronterà con il Governo Nazionale la necessità di garantire la copertura finanziaria per ripristinare i collegamenti essenziali (ex Siremar). Nell’immediato ha dato incarico al Dirigente Generale dell’Assessorato Infrastrutture e Traporti di concordare con i Sindaci le integrazioni necessarie.

I Sindaci, a fine riunione, si sono dati appuntamento mercoledì prossimo presso l’Assessorato per presentare le proprie richieste e per discutere degli altri problemi che affliggono gli abitanti delle piccole isole siciliane.

Schifani: "Subito soluzione emergenze, sarò portavoce a Roma" - «La Regione - ha affermato il presidente Schifani - si impegnerà da subito affinché le isole minori non debbano subire ulteriori tagli ai collegamenti con la terraferma già a partire dal primo novembre. Occorre fronteggiare questa situazione di emergenza per difendere i diritti dei cittadini delle isole minori in attesa che si costituiscano il governo regionale e quello nazionale. Nei confronti di quest'ultimo mi farò portavoce per assicurare quella continuità territoriale essenziale per la serenità degli isolani. Nelle more della definizione delle gare e della revisione del patto con lo Stato - ha aggiunto il presidente - costituiremo un tavolo tecnico con la dirigenza per monitorare e risolvere le emergenze».

All’incontro era presente anche il dirigente generale del dipartimento delle Infrastrutture, Fulvio Bellomo. L’amministrazione regionale ha intanto assicurato i servizi in proroga e aggiudicato i quattro lotti delle gare regionali per gli aliscafi bandite nel 2022, per le isole Eolie, le Egadi, Ustica e Pantelleria. Bandita anche la gara per il collegamento navale con Pantelleria; le buste saranno aperte l'11 novembre.

Il sindaco di Partanna e deputato Ars Catania a sostegno delle Isole Minori - “Sono vicino ai colleghi sindaci di Favignana, Lampedusa e Linosa, Leni, Lipari, Malfa, Santa Maria di Salina e Ustica, per l'emergenza legata ai trasporti marittimi. Questi territori che vivono i disagi causati dalla lontananza dalla terraferma non possono essere ulteriormente penalizzati
da un drastico taglio delle corse di traghetti e dei mezzi veloci con l’entrata in vigore imminente degli orari invernali, che riproporrà i problemi atavici delle isole a residenti, lavoratori pendolari, studenti e persone anziane e a chi necessita di cure mediche. Sono disponibile per la presentazione di una mozione che ponga la massima attenzione all’argomento. La continuità territoriale è un diritto che va garantito e che non può subire deroghe. L’intero gruppo politico che rappresento sull’argomento è compatto, e del resto i trasporti restano argomento di interesse trasversale. Sentirò a breve il Presidente della Regione, Schifani e il Dipartimento interessato”.

La Compagnia di navigazione Caronte & Tourist: "vicina e pronta al dialogo" - “Navigare è il nostro mestiere ma anche la nostra passione. Trasportare persone più che passeggeri; collegare storie, vite, sogni, speranze più che porti è quello che ci fa amare il nostro lavoro. Per questo, ci sentiamo in questo momento particolarmente vicini alle popolazioni delle nostre isole, giustamente in ansia per una serie di fatti che rischiano di aggravare la loro condizione di isolani”. Caronte & Tourist Isole Minori coglie la felice occasione del battesimo del mare, in Turchia, della “Nerea”, l'ultimo gioiello della propria flotta, autentico concentrato di tecnologia e di innovazione che presto entrerà in linea tra Milazzo e le Eolie (il cantiere sta lavorando alacremente per consegnarla entro l’estate prossima), per esprimere la propria vicinanza e solidarietà alle popolazioni delle isole minori, in agitazione a causa del nuovo calendario invernale e per il taglio di alcune corse.

"Ormai da qualche anno - ricorda C&T IM - è stata avviata una interlocuzione con le istituzioni e la politica su alcuni temi ritenuti dirimenti e cioè l’ottimizzazione del rapporto costi/benefici e l’aumento della qualità del servizio, per tenere assieme al meglio le esigenze delle collettività isolane, delle istituzioni e dei vettori. Una interlocuzione che Caronte & Tourist definisce “seria e costruttiva” e che in ultimo si è concretizzata nella costruzione da parte della Regione Siciliana di una modernissima nave, dalle eccellenti caratteristiche di manovrabilità e a bassissimo impatto ambientale, che già a fine 2024 dovrebbe entrare in linea tra la Sicilia e le isole minori, assegnata in gestione a CT IM".

Trasporti isole minori, i nuovi bandi per i collegamenti navali entro l'11 novembre - La Regione Siciliana ha pubblicato il nuovo bando per l'affidamento in concessione dei servizi di collegamento marittimo in regime di servizio pubblico con le isole minori della Sicilia con navi ro-ro, per i prossimi cinque anni. La precedente gara, bandita lo scorso aprile, non era stata aggiudicata perché non erano state presentate offerte valide. Il bando predisposto dal Dipartimento dei trasporti (consultabile sul sito della Regione Siciliana a questo link) ha un valore complessivo di 129 milioni di euro. Cinque i lotti in cui è articolato: Eolie, delle Egadi, delle Pelagie, e isole di Pantelleria e Ustica.

Il bando con i capitolati di appalto e la documentazione richiesta per la partecipazione sono consultabili sul sito del Dipartimento. Le domande di partecipazione vanno inviate attraverso la piattaforma elettronica entro il prossimo 11 novembre; le offerte saranno aperte il successivo 24 novembre.

È stato inoltre pubblicato il bando per i collegamenti in aliscafo con le isole Pelagie, per un importo di 16,5 milioni di euro. Anche in questo caso, le domande di partecipazione dovranno essere presentate, attraverso la piattaforma elettronica entro l'11 novembre e le offerte saranno aperte il successivo 24 novembre. Il capitolato d'appalto stabilisce un minimo di 10 corse tra Porto Empedocle, Lampedusa e Linosa in alta stagione e 10 in media stagione, mentre tra le due isole dell'arcipelago dovranno essere almeno le 28 corse in alta stagione, 20 in media stagione e 12 in bassa stagione.

Le offerte del bando per i collegamenti in aliscafo - Nei giorni scorsi sono state aperte le offerte del bando l'aggiudicazione del lotti che riguardano i collegamenti in aliscafo per le Eolie, le Egadi, Ustica e Pantelleria e per l'aggiudicazione definitiva si attende che la ditta aggiudicataria presenti l'intera documentazione prevista dal bando.

La scheda  dei cinque lotti - Il primo lotto riguarda i collegamenti con le isole Eolie e ha un importo di 33,6 milioni di euro. Il capitolato prevede, come servizio minimo per la tratta Milazzo-Vulcano-Lipari-S.M.Salina-Rinella 30 corse settimanali durante l'alta stagione (dal primo giugno al 30 settembre), 20 nella media stagione (dal primo aprile al 31 maggio) e nella bassa stagione (dal primo novembre al 31 marzo); per la tratta Milazzo-Vulcano-Lipari-Rinella-Filicudi-Alicudi 2 collegamenti settimanali in alta stagione e 4 alla settimana sia in media che in bassa stagione, nella tratta Milazzo-Vulcano-Lipari-S.M.Salina-Panarea-Ginostra-Stromboli sono 2 i collegamenti settimanali da garantire come servizio minimo. Il servizio dovrà essere effettuato con navi in grado di trasportare almeno 150 passeggeri e un carico complessivo non inferiore alle 400 tonnellate.

Il secondo lotto, per i collegamenti con le Egadi ha un importo di 14,7 milioni di euro. Il servizio minimo da garantire, secondo capitolato, prevede 4 corse settimanali per la linea Trapani-Favignana-Levanzo-Marettimo, mentre per la tratta Trapani-Favignana-Levanzo le corse dovranno essere 16 alla settimana in alta stagione, 14 in media stagione e 18 in bassa stagione. Anche in questo caso, il servizio dovrà essere svolto con una nave in grado di trasportare almeno 150 passeggeri e un carico complessivo non inferiore alle 400 tonnellate.

Il terzo lotto, riguarda la linea per Pantelleria, ha un importo di 24 milioni di euro e fissa per il collegamento con il porto di Trapani un minimo di 4 corse in alta stagione, 6 in media stagione e 8 in bassa stagione, alle quali si aggiungono le 6 corse del collegamento con il porto di Mazara del Vallo in alta stagione. In questo caso, la nave che dovrà effettuare il servizio dovrà avere una capacità di trasporto di almeno 400 passeggeri.

Il lotto che riguarda i collegamenti tra Porto Empedocle, Lampedusa e Linosa ha un importo di circa 41 milioni. E' stabilito un minimo di 10 corse settimanali in alta e media stagione e di 12 in bassa stagione, con una nave in grado di trasportare almeno 250 passeggeri e un carico complessivo di 400 tonnellate, tra merci, mezzi e persone.

L'ultimo lotto riguarda il collegamento con l'isola di Ustica, per un importo di 15,4 milioni di euro ; le corse da garantire come servizio minimo sono 4 a settimana nel periodo di alta stagione, 6 durante la media stagione e 8 nella bassa stagione.

L'intervento di Cateno De Luca sulla continuità territoriale con la sua lettera inviata alla deputata pentastellata Angela Raffa: 

«Cara Angela, la comunicazione per punti non mi appartiene: il discorso sulla continuità territoriale e sul collegamento stabile dello Stretto (sono due argomenti diversi) è ben più articolato di un riduttivo comunicato articolato in 5 punti come quello da Te diffuso e proverò a spiegarti perché quello che è stato fatto finora anche dal Movimento 5Stelle non solo basta, come tu stessa riconosci, ma non è stato neppure lontanamente esaustivo delle esigenze del Sud d’Italia.

La continuità territoriale è definita come la capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi cittadini residenti in territori meno favoriti (isole maggiori e minori e territori svantaggiati) e si inserisce nel quadro più generale di garanzia dell’uguaglianza sostanziale dei cittadini e di coesione di natura economica e sociale, promosso in sede europea.

Nel 2017, quando io non ero ancora neppure candidato alla Regione Siciliana, lo Stato italiano, con il D. Lgs. 24 aprile 2017 n. 50, art. 47 comma 11bis, ha riconosciuto a R.F.I. SpA, al fine di migliorare la flessibilità dei collegamenti ferroviari dei passeggeri tra la Sicilia e la penisola, la possibilità di svolgere il servizio di collegamento ferroviario via mare tra la Sicilia e Penisola “anche attraverso l'impiego di mezzi navali veloci il cui modello di esercizio sia correlato al servizio di trasporto ferroviario da e per la Sicilia, in particolare nelle tratte di andata e ritorno, Messina-Villa San Giovanni e Messina-Reggio Calabria, da attuare nell'ambito delle risorse previste a legislazione vigente destinate al Contratto di programma-parte servizi tra lo Stato e la società Rete ferroviaria italiana Spa e fermi restando i servizi ivi stabiliti”.

Vedi Angela, però, che quella che tu definisci una conquista, in verità ha costituito un arretramento nella difesa dei diritti dei Siciliani, perché invece di garantire la continuità territoriale avete sostanzialmente consentito a RFI di imporre un sistema di collegamento ferroviario via mare da e per la Sicilia, senza alcun confronto con il territorio.

Difatti, già dal 2000 (con il D.M. Trasporti n. 138/2000) RFI SpA è divenuta la concessionaria di tutto il servizio ferroviario italiano per i successivi 60 anni, e in forza di questa concessione è sempre RFI Spa a dettare le regole di esercizio per lo svolgimento del servizio, tanto che quando la Società ha deciso di ridurre il numero di treni che collegavano la Sicilia al resto di Italia, eliminando le navi che imbarcavano i detti treni e attraversavano lo Stretto di Messina, l’unica soluzione che Stato ha pensato di attuare qual è stata? Garantire il servizio di trasporto ferroviario via mare da e per la Sicilia attraverso l’impiego di mezzi navali veloci per le tratte Messina- Villa San Giovanni e Messina – Reggio Calabria (andata e ritorno).

In sostanza, che cosa avete fatto? Avete accettato che RFI sopprimesse la gran parte delle corse delle navi che garantiscono il c.d. “servizio universale ferroviario a lunga percorrenza” autorizzando la società a sostituire questo servizio con uno che arriva fino a Reggio Calabria con l’impiego di mezzi navali veloci per l’attraversamento a piedi delle tratte Messina/Villa San Giovanni e Messina/Reggio Calabria.

In sostanza, mentre prima il viaggiatore poteva restare a bordo dello scompartimento ed attendere che fosse il treno ad essere imbarcato sulla nave per attraversare lo Stretto di Messina, adesso il viaggiatore è costretto a scendere dal treno e, nella migliore delle ipotesi, se avrà viaggiato su un treno Frecciarossa, potrà utilizzare il collegamento veloce per l’attraversamento dello Stretto.

Se invece avrà viaggiato su un treno diverso, a lunga percorrenza ma che non fa parte della linea di esercizio per la quale viene garantito il collegamento per l’attraversamento dello Stretto, si troverà costretto a scendere dal treno e scegliere tra due alternative: attendere l’arrivo del primo mezzo navale veloce (il cui orario è coordinato con quello di arrivo e partenza delle Frecce) oppure percorrere la strada che lo separa dall’imbarco di Villa San Giovanni e imbarcarsi su una delle navi F.S. che solcano lo Stretto di Messina, senza alcuna coincidenza di orario.

Non va meglio neppure per il viaggiatore che avrà utilizzato uno dei treni che svolgono il c.d. “servizio ferroviario universale a lunga percorrenza”, cioè uno di quei treni che vengono imbarcati sulle navi e che, una volta raggiunta la Sicilia, arrivano nelle altre città siciliane, perché questo servizio di fatto è svolto solo da 2 navi, c.d. a 4 binari, che sono la Iginia (univa nave nuova) e la Messina (che ha già 11 anni di esercizio), mentre le altre due, Villa e Scilla (entrambe con circa 40 anni di esercizio) sono in riserva e in cantiere per le manutenzioni.

Ecco spiegato perché il viaggiatore da e per la Sicilia patisce un servizio deficitario, con pochissimi collegamenti, con orari che non tengono conto delle reali esigenze dell’utenza, senza beneficiare di alcun servizio di terra, né in termini di servizio di ristorazione né in termini di assistenza all’utenza che viene abbandonata a sé stessa, con tutti i bagagli e le difficoltà del caso.

Cara Angela, tu stessa riconosci che c’è ancora molto da fare ma dimentichi di dire che la recente sentenza della Corte di Giustizia europea del 13 ottobre 2022 ha affermato un principio con il quale sarà necessario fare i conti: il servizio di attraversamento dello Stretto, quello stesso servizio affidato nel 2017 a RFI con l’utilizzo dei mezzi veloci, non può essere affidato senza la pubblicazione di una gara rivolta a tutti gli operatori del settore.

Una concessione statale della durata di 60 anni a RFI ha prodotto i risultati che ogni siciliano è costretto a subire quando decide di viaggiare. È venuta l’ora che ci si occupi davvero di continuità territoriale, senza accontentarsi di servizi deficitari e riduttivi che non solo non consentono di garantire la uguaglianza sostanziale per i territori svantaggiati e attuare il diritto alla libera circolazione sul territorio europeo, ma che hanno contribuito a causare l’arretramento di tutto il Meridione, bloccando lo stesso Sistema Italia.

Infine, cara Angela, non dimenticare che sullo Stretto viaggiano ogni anno oltre 1 milione di pendolari che sono costretti a sottostare a condizioni di trasporto inique, sia dal punto di vista della loro organizzazione che dal punto di vista economico, e per i quali non è mai stata pensata una misura specifica. La tanto decantata da Te Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, che ingloba i porti di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria, lungi dall’esercitare il proprio ruolo ha abdicato ad ogni interlocuzione con gli operatori economici che gestiscono il servizio, pubblicando gare per la concessione delle aree portuali che hanno portato solo all’avvio di un contenzioso con le società che esercitano il servizio di trasporto, senza alcun miglioramento delle condizioni di trasporto dei passeggeri pendolari.

Di questi temi, cara Angela, io mi sono occupato in più di un’occasione, come quando nel periodo più acuto della emergenza Covid, ho presidiato personalmente la rada San Francesco per denunciare la mancanza dei controlli in concomitanza con un flusso massivo di persone che rientravano in Sicilia per sfuggire alla pandemia ed alla conseguente crisi economica che aveva già attanagliato le regioni del Nord Italia. All’epoca il Presidente del Consiglio dei ministri era proprio il Segretario del Tuo partito, l’Avv. Giuseppe Conte, che la notte annunciava i suoi DPCM e poi lasciava che trascorressero 24 ore prime di pubblicarli, dando il via libera alle fughe di massa verso i territori del Sud Italia e la Sicilia, dove l’assistenza sanitaria è deficitaria e certamente non adeguata a fare fronte a questo improvviso aumento dei contagi esogeni. Ma di tutto questo Angela tu preferisci non parlare, e io lo capisco quanto è difficile difendere le posizioni di un governo centralista che della Sicilia non si è mai interessato, come del resto neppure tu».