Consegnati i lavori per il recupero di tre edifici che fanno parte dell’antico Borgo rurale “Livio Bassi”, nella frazione di Ummari a Trapani.
Alla consegna dei lavori hanno partecipato per lo Iacp di Trapani, assieme al personale tecnico, il presidente avvocato Vincenzo Scontrino e il direttore generale e dirigente dell’Area gestione Patrimonio, ingegnere Eugenio Sardo, mentre per il Comune di Trapani, che è proprietario dell’intero Borgo, l’assessore Giuseppe Pellegrino. Tra Iacp e Comune di Trapani a suo tempo èera stata sottoscritta una convenzione che ha permesso all’Istituto di occuparsi della fase progettuale e della richiesta di finanziamento.
“Ci apprestiamo a ridar lustro ad un luogo che custodisce un pezzo della storia della nostra terra senza disperderne il valore che lo ha originato negli anni ’40 del secolo scorso – dice il presidente a Vincenzo Scontrino –. Lo riconsegneremo all’attualità dei giorni nostri utilizzando un sistema moderno ed efficace, quello del social housing. Oggi – prosegue – le attenzioni vengono sempre di più dedicate alle città, ma con questa iniziativa intendiamo promuovere altro: ossia l’importanza che hanno i territori che circondano i centri urbani, dove la natura convive con storia e arte. E’ possibile spendere bene fondi pubblici dedicandoli a quello che mi piace definire un nuovo rinascimento”.
Lo Iacp all’interno del Borgo rurale “Livio Bassi” realizzerà 10 alloggi sociali – che avranno superficie comprese tra i 40 ed i 92 metri quadrati – e uno dei tre edifici verrà destinato ad ospitare un laboratorio informatico e un centro di ristorazione.
“Questo borgo – prosegue Scontrino – nacque per agevolare gli agricoltori, poi una maldestra azione condotta, poco meno di un decennio addietro, dal Comune di Trapani, che ne era divenuto nel frattempo proprietario, lo svuotò del tutto dei pochi abitanti che erano rimasti, lasciandolo così nell’abbandono e nel degrado. Il Borgo “Livio Bassi” stava rischiando di implodere, per il declino edilizio e urbano che stava subendo. Adesso c’è un percorso di vita che si potrà riprendere con la esecuzione dei lavori, appaltati al termine di un iter tecnico e amministrativo che ha ottenuto l’attribuzione del finanziamento”.