“L’apertura di questa porta sia foriera di un rilancio economico di una comunità che attraverso l’unità tra le due borgate possa compiere un percorso comune che la porti ad una crescita matura e costante nel tempo”.
Parole pronunciate nel 2016 dall’allora sindaco Errante, quando venne inaugurato l’ingresso “lato Triscina” del parco archeologico di Selinunte, dopo un finanziamento di 3 milioni di euro ottenuto dall’amministrazione Pompeo. Soldi pubblici serviti a realizzare locali per la biglietteria, per il personale, ma soprattutto per ristorazione e negozi di souvenir.
“Una complessa gestazione ed un lungo percorso, prima di vedere la luce” aveva commentato con orgoglio Errante. Peccato che la luce sia servita a poco e che quegli esercizi commerciali non funzionarono.
Oggi il comune ci ritenta con un bando di assegnazione dei 7 locali che scade il 12 aprile: 67,20 euro al metro quadro e 5,60 euro per la terrazza annessa al bar.
Locali che saranno consegnati nello stato (di degrado) in cui si trovano. Sarà onere degli affidatari provvedere alla relativa manutenzione straordinaria, il cui costo poi verrebbe defalcato dal canone di locazione, con un contratto di 6 anni. Qui è possibile trovare tutte le condizioni per la partecipazione al bando.
Difficile dire se l’agognato rilancio economico, già invocato nel 2016, oggi potrà realizzarsi. Forse, al di là della sistemazione del relativo parcheggio e della segnaletica, manca ancora un sufficiente numero di turisti con l’esigenza di visitare il parco accedendo da Triscina. Al netto, ovviamente, della presenza dei villeggianti proveniente da Castelvetrano o da Palermo.